Diciotti, Salvini cambia idea: “no al processo”

Giusto non fare sbarcare i migranti

Salvini ci ripensa e decide che non può affrontare il processo per i fatti della nave Diciotti, questo almeno è quello che traspare dalle aule parlamentari.

“Quella per la nave Diciotti era una decisione presa nell’interesse pubblico, quindi non bisogna concedere ai giudici l’autorizzazione”

così la pensa Salvini ed è intenzionato a bloccare tutta l’inchiesta dei giudici. Una inchiesta nei confronti di un ministro può fare cadere l’intero governo, e questo secondo Salvini è proprio quello che piacerebbe a dei giudici politicizzati e di parte.

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Il bene comune va al di là di tutto, e Salvini dice di avere agito nei confronti dei migranti della nave Diciotti come uno che guarda prima al benessere dei suoi cittadini e poi agli altri.

La lettera di Salvini

“Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilità di ministro. Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo. La valutazione del Senato è vincolata all’accertamento di due requisiti (ciascuno dei quali di per sé sufficiente a negare l’autorizzazione): la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o il perseguimento di un preminente interesse pubblico”, scrive Salvini in una lettera sul Corriere.

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Quindi nessun ripensamento e coscienza pulita da parte di Salvini.

Chi è con Salvini, chi no

Forza Italia e Fratelli d’Italia sono compatti con Salvini ed hanno deciso di votare un bel no alla richiesta dei giudici di processare il ministro dell’interno. Secondo Giorgia Meloni quello dei giudici è un comportamento inappropriato e vergognoso, bene invece la decisione di Salvini.

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Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli afferma sulla decisione della Diciotti

[su_quote cite=”‘L’abbiamo preso insieme, io, Salvini, il presidente del Consiglio e l’intero governo italiano del cambiamento. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il governo. La decisione è stata collegiale, se vogliono farlo diventare un processo al governo vogliamo andare tutti davanti a un giudice'”][/su_quote]

Il Partito Democratico invece si schiera in modo opposto; bene la decisione dei giudici che devono essere lasciati liberi di fare il loro lavoro. I migranti vanno aiutati e lasciati sbarcare, poi volendo si possono suddividere in vari Paesi europei.

La partita è aperta e tra favorevoli e contrari a Salvini già fioccano le polemiche.