Disegnare la storia universale dell’amore: il libro impossibile di Yvan Alagbé in mostra a BilBOlbul

Tra gli ospiti più attesi della XIII edizione di BilBOlbul, Festival Internazionale di fumetto in programma a Bologna dal 29 novembre al 1 dicembre prossimi, c'è il disegnatore franco-beninese Yvan Alagbé, autore anche del manifesto di quest'anno.

«Scrivere una storia dell’Amore vuol dire proporre una riscrittura della Storia. Una storia dell’Amore è una storia delle religioni, una storia dell’arte, una storia delle storie». Così scrive Yvan Alagbé nel suo Apocalypse des oiseaux: un libro “impossibile”, sul quale l’autore lavora da oltre 8 anni. 

Una storia dell’amore è il titolo della mostrache dal 30 novembre al 20 dicembre sarà ospitata dall’Accademia di Belle Arti di Bologna nell’ambito della XIII edizione di BilBOlbul, il Festival Internazionale di Fumetto.

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La mostra bolognese racconta per la prima volta la ricerca poetica di Alagbé

un excursus della sua intera produzione a fumetti che comprende anche le tavole inedite di Apocalypse des oiseaux, un tentativo di scrivere una storia universale dell’amore

Alagbé racconta l’amore con un percorso visivo che attraversa i secoli, i simboli e l’immaginario collettivo, prendendo le mosse da Gli uccelli  di Alfred Hitchcock per intrecciare al proprio discorso poetico-visivo una miriade di immagini e di parole, fino a risalire alle origini della civiltà.

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Tra le pagine di questa enciclopedia impossibile si alternano i film di Hollywood, le statuette del Neolitico, i mistici persiani, i drammi di Aristofane, il Vangelo, il Corano, le sculture classiche: una pagina dopo l’altra, la storia dell’amore smaschera il meccanismo di costruzione dell’altro (la donna, in questo caso).


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Un libro inesistente, per sua stessa natura forse destinato a non essere compiuto, viene mostrato per la prima volta in Italia al pubblico di BilBOlbul per intero:

le centinaia di immagini singole che compongono Apocalypse des oiseaux, riproduzioni di opere d’arte di ogni forma, linguaggio ed epoca, sono riassemblate ed esposte negli spazi dell’Accademia di Belle Arti, a comporre una mappa universale dell’amore (o quantomeno della sua rappresentazione) che ogni visitatore potrà leggere secondo il proprio sguardo. 

La scelta di mettere l’amore al centro della prima, grande mostra monografica italiana dedicata all’arte e al fumetto di Yvan Alagbé

va di pari passo con il discorso poetico e stilistico dello stesso autore: partire dalle relazioni umane per costruire narrazioni che abbiano una valenza sociale e politica.

Un tema che è la traccia sotterranea di tutti i libri di Alagbé, come accade ad esempio in Negri gialli e altre creature immaginariein uscita per Canicola in occasione di BilBOlbul e frutto della collaborazione tra la casa editrice e il Festival:

le pagine prive di parole del racconto dal titolo Love mostrano una sequenza dove un corpo nudo e disteso, definito da rapide pennellate, si rivela una madre che allatta un bambino: amore in forma primordiale.

Nel libro è anche narrata la storia di Alain ed Ester, protagonisti del racconto che dà il titolo al volume, due fratelli arrivati nella periferia parigina, privi di documenti, che vengono aiutati da Mario, anziano algerino dietro la cui bizzarria si nasconde un passato di harki (quei soldati che, durante la guerra di liberazione, si schierarono con il governo coloniale e furono poi costretti a emigrare in Francia), in preda ad una disperata solitudine: il tema dell’immigrazione, delle pressioni sociali e delle loro conseguenze viene dunque affrontato attraverso la più profonda indagine delle relazioni umane.

Alagbé è un grande narratore ed esploratore dei modi diversi in cui l’amore (e l’assenza d’amore) si può manifestare tra le persone.

Un amore che non è da confondere con l’ideale romantico a cui siamo abituati, ma che riafferma pienamente la sua valenza politica, di forza trasformatrice, principio di cura e condivisione.

All’arte di Alagbé è dedicata inoltre la mostra Eros Mostro, in programma a Squadro Stamperia Galleria d’Arte (via Nazario Sauro, 27) dal 30 novembre al 7 dicembre (inaugurazione dabato 30 novembre h. 20.30):

dal racconto inedito che l’autore ha disegnato per l’edizione italiana di  Negri gialli e altre creature Immaginarie,  una serie di serigrafie che raccontano la storia di una valigia misteriosa dimenticata su un treno.

Il disegnatore sarà protagonista durante BilBOlbul anche di alcuni incontri:

venerdì 29 novembre alla Libreria Modo Infoshop (via Mascarella, 24/b) il “Ping pong – Autori a confronto” che lo vedrà impegnato in un dialogo con l’artista messicano Miguel Angel Valdivia. Sabato 30 novembre alla Biblioteca italiana delle donne (ore 10.30, via del Piombo, 5) “In principio era la gioia” con la giornalista Tiziana Lo Porto; domenica 1 dicembre infine “Poetica della valigia”, in dialogo con Wu Ming2 (ore 16.30, DAS Dispositivo Arti Sperimentali, via del Porto, 11). 

Yvan Alagbé nasce nel 1971 a Parigi e trascorre un periodo della sua infanzia in Benin.

Tornato in Francia per studiare matematica e fisica, incontra Olivier Marbouf: insieme fondano l’associazione Dissidence Art Work (DAK), con cui pubblicano le riviste autoprodotte “L’oeil carnivore” e “Le Cheval sans tête”.

Nel 1993 pubblicano la loro prima storia a fumetti, Ville Prostituée.

L’anno successivo fondano la loro personale casa editrice, Amok, che si unirà nel 2002 all’associazione belga Fréon, dando vita a Frémok, ad oggi uno dei principali editori di fumetto in Europa.


La sua raccolta di racconti Nègres jaunes et autres créatures imaginaires (Frémok, 2012) è stata pubblicata negli Stati Uniti dalla New York Review of Books nel 2018, e uscirà in Italia per Canicola in occasione di BilBOlbul 2019.

Una storia dell’amore
30 novembre – 20 dicembre 2019 | Accademia di Belle Arti di Bologna
Inaugurazione venerdì 29 novembre h 18.30
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Libreria Stendhal – Roma, Canicola

Eros mostro
30 novembre – 7 dicembre 2019 | Squadro Stamperia Galleria d’Arte, via Nazario Sauro
Inaugurazione sabato 30 novembre h 18.30
a cura di Squadro Stamperia Galleria d’Arte, in collaborazione con Libreria Stendhal – Roma