La notizia dell’arrivo di un drone dell’esercito americano di tipo senza pilota nello spazio aereo russo, ha aperto un nuovo scenario all’interno di quello ucraino ossia la guerra aerea. Il ministero della Difesa di Mosca ha subito denunciato il fatto affermando in via ufficiale che i sistemi di controllo operativi nel quadrante che va dal Mar Nero alla Penisola di Crimea hanno rilevato un drone senza pilota MQ-9. Il veicolo militare ha violato lo spazio aereo russo non facendosi riconoscere subito con i trasponder spenti che ne hanno impedito l’individuazione.
Il Ministero ha aggiunto che dopo una tale manovra il drone americano ha dapprima perso quota e poi è entrato in collisione con la superficie dell’acqua. Il Pentagono ha confermato che l’elica del drone è stata colpita da un jet di combattimento russo e che questo poi ha dovuto perdere quota per forza di cose per atterrare senza essere danneggiato. Il generale dell’aeronautica statunitense James Hecker ha spiegato che “il nostro aereo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell’MQ-9”.
A differenza di quanto detto dagli statunitensi, e cioè che il drone era impegnato in operazioni di routine nello spazio aereo internazionale, secondo i russi il drone MQ-9 non aveva altro obiettivo che creare provocazioni, come ha riferito l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, che subito dopo lo svolgimento dei fatti ha avuto un colloquio con l’assistente del segretario di stato per gli affari europei Karem Donfried, come riporta la Tass.