Il governo tedesco ha trovato un accordo sul piano di investimenti ecologico con il qualche la Merkel vorrebbe ridurre le emissioni inquinanti producendo il 65% – entro il 2030 – dell’energia da fonti rinnovabili. La cancelliera ha affermato che la situazione attuale è davvero insostenibile che si dovrebbe negoziare sulle misure effettive da adottare concretamente.
Le fonti governative hanno dichiarato, dopo varie indiscrezioni da parte della Seuddeutsche Zeitung, che il ministro Olaf Scholz ha stanziato 54 miliardi la potenza del fuoco fino al 2023. Il piano sarà esteso fino al 2030, in quanto la cifra che Berlino vorrebbe stanziare raggiungerebbe i cento miliardi.
L’accordo rivoluzionario tedesco
In questo accordo, la coalizione di governo vorrebbe rincarare il prezzo del diesel e benzina affinché i sussidi ai pendolari possano aumentare. Allo stesso momento Scholz promette un aumento sulla tassa dei biglietti aerei a partire dal primo gennaio 2020.
L’opinione della Merkel
Angela Merkel ha sostenuto che gli obiettivi dichiarati nel 2007 non sono stati raggiunti, si sarebbero dovuti ridurre circa il 40% delle emissioni entro il 2020, nonostante ciò si continua a lavorare per ridurne fino al 55% entro il 2030 e diventare finalmente neutrali entro il 2059.
Dopo diverse ore di trattativa è stato curato un pacchetto solido con la finalità di non creare nuovi debiti. Il piano climatico prevede anche l’introduzione dal 2021 del sistema del commercio dei certificati di emissione nonché un aumento dei carburanti. In merito l’Ocse rileva che la tassazione sia troppo bassa per mutare la grande piaga dei cambiamenti climatici.
Agevolazioni per i cittadini: detrazioni fiscali
La coalizione è riuscita a trovare un’intesa sul divieto di installazione del riscaldamento a gasolio dal 2025. Coloro che vorranno sostituire un impianto a gasolio con un modello eco-compatibile avrà un’agevolazione del 40% per i costi.
Per i pendolari ci saranno delle detrazioni fiscali di 5 centesimi per chilometro a partire da 2021. In futuro arriverebbero a 35 centesimi per chilometro deducibili dalle tasse.