L’etiope Abiy Ahmed Ali è il nuovo premio Nobel per la pace

"Per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea''.

Il più grande riconoscimento legato alla pace e alla tolleranza è stato assegnato al Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali. “Per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”, è questa la motivazione letta dal rappresentante del comitato.

La riconciliazione tra due nazioni africane

Il Comitato ha affermato all’interno di un tweet quanto segue:”Il premio Nobel per la pace 2019 intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”.

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Un clima ‘senza pace, senza guerra’ tra l’Etiopia e l’Eritrea.

Ali ha lavorato strettamente con Isaias Afwerki, l’attuale presidente eritreo, il quale ha dichiarato che il Primo Ministro ha elaborato dei principi cardine per un accordo di pace per porre fine alla terribile situazione priva di tolleranza e pace tra l’Etiopia e l’Eritrea.

Questo clima ‘senza pace e senza guerra’ è stata una giusta motivazione per Abiy Ahmed per avviare un progetto che apporti speranza, per una vita migliore, e un luminoso futuro. Come Primo Ministro Abiy Ahmed ha promosso sentimenti di riconciliazione, solidarietà e giustizia sociale.

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L’Etiopia è una nazione fiera.

L’Etiopia oggi è una nazione fiera per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al Premier Abiy Ahmed Ali, lo ha fatto sapere l’ufficio del Primo Ministro.

 

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.