Il più grande riconoscimento legato alla pace e alla tolleranza è stato assegnato al Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali. “Per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”, è questa la motivazione letta dal rappresentante del comitato.
La riconciliazione tra due nazioni africane
Il Comitato ha affermato all’interno di un tweet quanto segue:”Il premio Nobel per la pace 2019 intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”.
Un clima ‘senza pace, senza guerra’ tra l’Etiopia e l’Eritrea.
Ali ha lavorato strettamente con Isaias Afwerki, l’attuale presidente eritreo, il quale ha dichiarato che il Primo Ministro ha elaborato dei principi cardine per un accordo di pace per porre fine alla terribile situazione priva di tolleranza e pace tra l’Etiopia e l’Eritrea.
Questo clima ‘senza pace e senza guerra’ è stata una giusta motivazione per Abiy Ahmed per avviare un progetto che apporti speranza, per una vita migliore, e un luminoso futuro. Come Primo Ministro Abiy Ahmed ha promosso sentimenti di riconciliazione, solidarietà e giustizia sociale.
L’Etiopia è una nazione fiera.
L’Etiopia oggi è una nazione fiera per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al Premier Abiy Ahmed Ali, lo ha fatto sapere l’ufficio del Primo Ministro.