EXO electric car, la prima automobile elettrica geodetica

Leggera ed anti inquinamento, la soluzione a portata di mano.

EXO è una automobile elettrica geodetica ( una particolare curva che descrive localmente la traiettoria più breve fra punti di un particolare spazio) concepita per avere una struttura ad esoscheletro in materiale plastico o composito senza averne una sottostante. I designers Mark Beccaloni e  Mauro Fragiotta, hanno progettato questo prototipo con una meccanica elettronica basandosi sul “nuovo” piuttosto che sulla vecchia e tradizionale macchina, alleggerendo notevolmente la struttura. Ha 3 posti con guida centrale e si controlla con una “cloche”, simile ad un joystick della Play- Station per capirci, dal quale si inviano i comandi al computer centrale che gestisce il motore, freni e lo sterzo, questo sistema si chiama “drive-by-wire”.

- Advertisement -

Se il progetto prenderà vita, sarà una vera e propria rivoluzione capace di portare benefici all’ambiente ed ai cittadini stessi. LEXO electric car infatti, non inquina, ad esempio in una sovraffollata città come Roma, permetterebbe al proprietario di poter girare per il centro senza alcun problema, oppure potrebbero venir abolite le giornate “anti-smog”, a Pechino, New York ed altre città dove l’intensità demografica è elevatissima, l’inquinamento potrebbe abbassarsi del 90%, insomma potrebbe ottenere risultati notevoli sull’ambiente e la salute stessa delle persone. Questo è un progetto che cerca di mostrare la direzione verso la quale l’industria automobilistica dovrebbe andare per una politica sempre più ecologica e rinnovabile e meno consumistica. Bisogna dare merito a questi due giovanissimi designers con menti geniali, in Italia si aspetta l’avvento di idee brillanti dall’estero ma dobbiamo guardare dentro le finestre di casa nostra e sfruttare, nel senso buono della parola ovviamente, le idee innovative di giovani promettenti come Mark e Mauro, bisogna dare fiducia ai giovani per costruire un futuro migliore.

I designers Mark Beccaloni e Mauro Fragiotta si sono messi a disegnare sul lavoro di R. Buckminster Fuller ,“la dyamaxxion”,consegnando alla rete la prima “automobile elettrica geodetica” tramite il concorso pre-crowdfunding “Launchbox” indetto da “cutandpaste” in collaborazione con intel e HP.