In Francia è di nuovo protesta, l’ennesimo sabato di tafferugli e guerriglia urbana che costringe i negozi a chiudere e i cittadini a stare tappati in casa ad aspettare che le acque si calmino.
I gilet gialli non mollano, e anche il Presidente Macron non ha nessuna intenzione di cedere: ha detto chiaramente che violenze e comportamenti troppo aggressivi non saranno più tollerati, chi viene sorpreso verrà immediatamente messo in cella e pagherà molto caro il suo atteggiamento.
I gilet gialli dal canto loro hanno fatto sapere che non demorderanno finchè il Presidente non si dimetterà, insomma la sfida è lanciata.
Nuovi scontri
Diverse centinaia di gilet gialli stanno arrivando a piazza della Bastiglia a Parigi, provenienti dal luogo di incontro principale di oggi, il quartiere di Bercy dove sorge il ministero dell’Economia e Finanze.
Per adesso i dimostranti sembrano pacifici ma non è detto che si ripetano atti molto gravi e violenti, non si sa se e quando i violenti si staccheranno dagli altri ma il rischio è sempre in agguato. Le strade sono sorvegliate e militarizzate, in città la vita ormai è diventata preda delle violenze e dei controlli che si ripetono senza sosta.
Situazione di caos
Anche i poliziotti del resto sono ormai stanchi e stressati, sabati e domeniche a fare la guerra contro i manifestanti, usare idranti e gas lacrimogeni. Questo stress si ripercuote sui poliziotti che ormai non riescono più a tenere testa ai manifestanti e crea molto malcontento da tutte le parti.
Intanto la leader de gilet gialli è pronta a fondare un suo partito, a candidarsi alla elezioni europee, a fare da voce a tutti quei cittadini che non possono esprimersi. Certo non sarà facile, ma candidarsi alle elezioni europee è un grande traguardo per i gilet gialli.
Macron presto scriverà una lettera al popolo francese in cui spiega il perché delle sue politiche, ma i francesi saranno ancora disposti a credergli?