Da stamattina la Francia dichiara terminato, almeno per il momento, il periodo di lockdown imposto da otto settimane per limitare la diffusione del Covid-19.
All’annuncio dell’allentamento delle misure di contenimento, il governo francese ci ha tenuto a ricordare a tutto il Paese i 26mila morti causati dal virus. Spera che, riportando alla memoria un ricordo del genere, le persone possano sempre agire responsabilmente.
Prima di procedere con l’elenco di attività che riprenderanno i loro normali ritmi, è bene specificare il sistema di distinzione attuato dal governo francese, per separare le zone con livelli di contagio più alti, da quelle più tranquille.
Francia divisa in due: zona rossa e zona verde
In base a quanto riportato dal primo ministro Edouard Philippe, il Paese resterà diviso in due zone, una rossa e una verde, così come stabilito dagli indicatori sanitari.
Quella più colpita dal virus è la zona a nord-est della Francia, quella che precisamente comprende Parigi e la sua periferia. Lì alcune restrizioni, infatti, restano ancora in atto: a parte le biblioteche, non riapriranno per esempio giardini e parchi; non riapriranno nemmeno ristoranti, bar e scuole superiori. Cosa che nelle zone verdi, invece, agli inizi di giugno riprenderanno a pieni ritmi.
Riapertura delle scuole
Ripartono, così, le scuole dell’infanzia e primarie. Questa, però, sarà una scelta volontaria in base alla discrezione delle autorità locali. Dal 12 maggio si prevede che circa l’85% (circa un milione) degli alunni delle primarie potrà ritornare a scuola. Dal 18 maggio, invece, è prevista anche la riapertura delle medie ma, come si è visto, solo nelle zone verdi.
Gli spostamenti: addio alla giustificazione
Come ha affermato il ministro degli Interni, Christophe Castaner, ci sono nuove disposizioni per gli spostamenti. Da oggi saranno consentiti fino a 100 chilometri dalla propria zona di residenza e non ci sarà più la necessità di fornire una giustificazione.
Per quanto riguarda i viaggi più lunghi, questi saranno possibili esclusivamente per lavoro o “validi motivi familiari”. Concesse riunioni per un massimo di 10 persone e le attività all’aperto non saranno soggette più a limiti di tempo.
Trasporti
Riguardo ai trasporti, non sarà così rapida la ripresa come negli altri settori. Essendo centri nevralgici della vita parigina, le metro non potranno ripristinare i loro ritmi normali. La maggior parte degli abitanti della Cité svolgono metà delle loro giornate nel sottosuolo metropolitano. E’ per questo che 60 delle 302 stazioni della metropolitana resteranno chiuse, il 25% delle metro, autobus e ferrovie suburbane non potrà ripartire e le linee regionali opereranno con solo il 50% della loro capienza.
Per quanto riguarda i treni ad alta velocità, solamente un terzo torna da oggi alla normalità. Per gli spostamenti comunque vengono incentivate bici e monopattini, elettrici e non.
Distanziamento sociale dei passeggeri: solo il 15% dei passeggeri abituali potrà viaggiare e, nelle ore di punta, i si dovrà mostrare il certificato firmato dal datore di lavoro. Tutto questo esclusivamente indossando una mascherina, altrimenti sono 135€ di multa. Resta consigliato lo smartworking.
I negozi
Per quanto riguarda i negozi più grandi come i centri commerciali e i grandi magazzini, non è prevista la riapertura di nessun grande centro commerciale a Parigi. I sindacati stanno negoziando per stabilire protocolli adatti per la riapertura.
Le frontiere
Frontiere della Francia chiuse almeno fino al 15 giugno, per tutti quelli non appartenenti all’UE. Tutti i viaggiatori che siano francesi o stranieri, che entrano in Francia da un paese di un altro continente, devono comunque rimanere in una quarantena obbligatoria di 2 settimane. Quelli che rientreranno dai paesi dell’Ue o dal Regno Unito saranno esonerati.
In ogni caso, come ha dichiarato il ministro della Sanità Olivier Veran: “se la situazione epidemica dovesse sfuggire al controllo in uno dei paesi Schengen“, la Francia si riserverà il diritto di imporre specifiche restrizioni.