Dalla Danimarca il negozio freemarket dove si fa la spesa gratis

danimarca

Pubblicità in cambio di prodotti gratis. Dalla Danimarca la rivoluzione nella spesa in modalità 2.0

Finalmente dopo mesi di lavoro dal progetto puramente teorico si è passati all’atto pratico e a metà dello scorso mese ha aperto a Frederiksberg, quartiere di Copenaghen, il Freemarket. Ovvero il negozio dove si fa la spesa gratis http://www.freemarket.nu/ . Unico vincolo di questo nuovo negozio è di pubblicizzare i prodotti acquistati – ma non pagati! – sui social network come Facebook, Istagram e Twitter con tanto di foto e commento al prodotto. Una rivoluzione nel modo di fare la spesa che stravolge completamente tutte le logiche di mercato.Con lo slogan prova prima di comprare Simon Taylor, fondatore di Freemarket, promuove un nuovo modo di fare la spesa offrendo prodotti alimentari a zero euro in cambio di pubblicità.

Per aderire a tale filosofia di acquisti 2.0 è necessario registrarsi sul sito del negozio e pagare un canone mensile di 2,50 euro per il mantenimento del locale, cifra corrisposta anche dalle aziende che espongono i propri prodotti. È dunque il consumatore a decidere quale prodotto tira e non la pubblicità a determinare gli acquisti.

È possibile scegliere dieci prodotti al mese, tutti diversi fra loro e ovviamente pubblicizzarli sui social con la votazione. Questo determina dunque l’andamento positivo o negativo di una determinata merce. “Una nuova forma di pubblicità” la definisce l’ideatore Taylor che peraltro ha maturato esperienza in un’agenzia pubblicitaria e lascia in questo caso il pieno potere al consumatore. Non è più l’azienda dunque a invogliare il consumatore con la pubblicità ma esattamente l’opposto, l’azienda è in balia del cliente.
D’altro canto nessuno fa niente per nulla… attraverso le schede dei consumatori – obbligatorie alla registrazione – le aziende ottengono delle informazioni preziose sui gusti dei clienti per migliorare la loro offerta, oltre che ampliare il bacino di utenza. Un ottimo modo dunque per testare nuovi prodotti prima di lanciarli sul mercato globale ed eventualmente aggiustarne il tiro. Cloetta, Storck, Läkerol, San Pellegrino sono le aziende che hanno deciso di riempire gli scaffali del negozio.

In meno di un mese tuttavia pare che questa start up abbia avuto successo raggiungendo i 10.000 clienti. Soddisfatto Taylor che non si aspettava un così grande successo da un paese che definisce conservatore dal punto di vista aziendale. Il prossimo obiettivo è l’apertura di un Freemarket in Svezia, Finlandia e Inghilterra. Chissà nel nostro paese un negozio del genere che effetto farebbe?