Giappone: il bilancio dei morti sale a 85

Condizioni di emergenza estreme, dicono gli esperti, che si verificano una o due volte al massimo nell'arco di 50 anni.

Il numero delle vittime dovute alle forti piogge in Giappone ha raggiunto quota 85 con oltre 50 dispersi, intanto proseguono le operazioni di soccorso nelle aree colpite.

Le forti precipitazioni hanno prodotto smottamenti, frane e alluvioni creando un bacino di acqua che ha travolto e distrutto più di 500 abitazioni, sommerso migliaia di autovetture, e ostruito le vie di comunicazione, creando enormi problemi anche alle aziende locali. Si stima che il processo per ripristinare i collegamenti di trasporto potrebbe durare mesi.

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Circa 54mila persone tra Forze di autodifesa, polizia, vigili del fuoco, e guardia costiera sono impegnate nell’assistenza.

Gli ordini di evacuazione hanno colpito 5,9 milioni residenti in 19 prefetture, e 30mila persone pernottano nei centri di accoglienza.

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Nella prefettura di Okayama, tra le aree più colpite dal maltempo, più di 1.000 persone sono state  prelevate e messe in salvo tramite elicotteri ed imbarcazioni.

Nel distretto di Mabicho circa 1.200 ettari di terreno risultavano sommersi, con 4.600 abitazioni completamente inondate.

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“E’ una battaglia con il tempo. Le squadre di soccorso stanno facendo il massimo”, ha dichiarato il primo ministro, Shinzo Abe che ha esortato a “dare priorità al salvataggio delle vite umane, garantendo l’invio di squadre specializzate nel più breve tempo possibile”. 

L’Agenzia meteorologica del Giappone ha rilevato che in un’area della prefettura di Kochi la pioggia ha raggiunto i 26,3 centimetri, il livello più alto dal 1976.

Per aggirare il rischio di straripamento del fiume Katsura, nella prefettura di Kyoto, il ministero delle Infrastrutture ha deciso l’alleggerimento della diga di Hiyoshi.