Giappone: riapre la caccia alle balene dopo 31 anni

Il paese nipponico ha deciso di riaprire la caccia imponendo un limite alla cattura dei cetacei

Dopo oltre trent’anni il Giappone riapre la caccia alle balene. La decisione è stata presa dalla Commissione internazionale sulla caccia ai cetacei ufficializzata domenica. Anche se in realtà Tokyo non aveva mai smesso la caccia continuando a uccidere balene per quella che viene definita “ricerca scientifica”.  Secondo alcuni esperti sarebbe solo una copertura per incentivare il mercato della carne di balena.

Diverse imbarcazioni si trovano già al largo

Fin dalle prime luci dell’alba diverse imbarcazioni sono partite, precisamente cinque navi dall’isola di Hokkaidō, altre dal porto di Shimonoseki (nel sud-ovest): tutte con l’obiettivo di catturare cetacei, scatenando l’ira delle organizzazioni animaliste.

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Limite di caccia

Per prevenire la caccia selvaggia alle balene, l’agenzia nazionale della pesca ha fissato un limite ovvero una cattura massima di 227 balene da qui fino alla fine dell’anno. In questo modo spiegano le autorità locali “si potrebbe continuare la caccia anche fino a cent’anni senza che venga alterata la sostenibilità“. Il ministro dell’Agricoltura giapponese, Takamori Yoshikawa, ha ricordato gli impegni a rispettare i limiti e a far ripartire l’industria alimentare.

Il capo dell’agenzia, Shigeto Hase ha dichiarato “La ripresa della caccia commerciale alla balena avviene per ardente desiderio dei cacciatori di balene in tutto il paese la ripresa della caccia alle balene intende assicurare che la cultura e il modo di vivere (giapponese) siano trasmessi alla prossima generazione”.

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Consumo di carne in Giappone

Nel paese del Sol Levante in base ai dati del governo, nel 1960 il consumo di carne di balena era di 200mila tonnellate. Mentre negli ultimi anni è sceso a 5mila. Il Giappone aveva aderito alla Iwc nel 1951 con lo scopo di regolamentare lo sviluppo ecosostenibile della specie. Ma nel dicembre del 2018 aveva deciso di lasciare dopo che i paesi aderenti avevano rifiutato di intraprendere la caccia ai cetacei per scopi commerciali.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura