Gilet gialli: continua la protesta

In Francia è guerriglia urbana

In Francia continua la protesta del gilet gialli che hanno messo a ferro e fuoco Parigi. Da Parigi la protesta è dilagata e le maggiori città francesi si sono trasformate in scene di guerriglia urbana; negozi saccheggiati, auto incendiate e monumenti imbrattati sono solo i danni più evidenti.

I commercianti hanno paura e temono che si vada avanti con i saccheggi, che la protesta non si fermi e di conseguenza blocchi lo shopping natalizio che per i negozianti è davvero vitale. La tensione è sempre più alta e in tutta la Francia sta aumentando la rabbia contro il sistema, che è considerato troppo distante dalla vita reale dei cittadini.

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Una nuova vittima ad Arles

La nuova vittima è di Arles, una città francese che fino a poco tempo era considerata tranquilla. Si tratta, appunto, della terza vittima dall’inizio del movimento, due settimane fa. L’auto è finita verso le 2:00 del mattino su un tir bloccato in coda alla fila di veicoli ed è stata poi a sua volta tamponata. Il conducente è morto sul colpo.

Si temono nuove vittime in futuro, se la protesta non smetterà, e il Presidente Macron intanto viene fortemente contestato e minacciato; una violenza senza precedenti.

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Lo stato di emergenza

Mentre continua la protesta, in tutta la Francia è stato di emergenza. Oggi parlando con l’emittente Europe 1, il portavoce del governo, Benjamin Griveaux, ha detto che l’esecutivo sta valutando tutte le opzioni per fermare le violenze dei manifestanti. «Dobbiamo pensare ai passi che possiamo compiere», ha detto Griveaux, dopo che il ministro dell’Interno Castaner ha evocato il «ricorso allo stato di emergenza».

Il governo sta cercando di disinnescare la protesta ma i gilet gialli non demordono, la loro rabbia contro il caro carburante non si placa e i toni sono altissimi. Tempi duri per la Francia e non si sa se e quando ritornerà la pace sociale.

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