GLI AMERICANI VOGLIONO ROMPERCI IL CALCIO: dopo San Siro, abbatteranno anche il Colosseo?

I proprietari americani del Milan hanno in progetto di demolire San Siro e di costruire un nuovo impianto

Il Milan ha da poco avanzato il progetto di buttare giù lo storico stadio di calcio di San Siro per costruirne uno nuovo nella stessa area, attualmente occupata dai parcheggi. L’Inter, per ora, non ha ancora dato una sua risposta ufficiale, ma sembra che presto appoggerà in toto l’idea della società rossonera, anche perché i soldi mettono sempre d’accordo tutti. Non vanno invece d’accordo né gli abitanti di Milano, né i milanesi doc e neanche i tifosi, che si stanno dividendo tra favorevoli e contrari all’abbattimento dello storico stadio e alla costruzione di un nuovo impianto.

Storia dello stadio:

Lo stadio G. Meazza di Milano, ubicato nel quartiere San Siro, fu inaugurato nel 1926, voluto dall’allora presidente rossonero Piero Pirelli, fondatore dell’omonima azienda produttrice di gomme, che poi circa settant’anni dopo diventerà anche lo sponsor ufficiale dei cugini interisti. Molti anni più tardi, in occasione dei Mondiali di calcio organizzati in Italia nel 1990, si decise che il vecchio San Siro doveva essere rinnovato e così partirono i lavori di ristrutturazione. Furono aggiunte quattro gigantesche torri al fine di costruire un terzo anello e perciò contenere più spettatori, che da 60.000 aumentarono fino a 85.000. Nel 2011, vennero poi nuovamente eseguiti dei lavori di ammodernamento per adeguarlo agli standard UEFA e il terreno di gioco fu sostituito da un campo a metà tra erba vera e sintetica. Ora si sta invece pensando addirittura di demolirlo. Completamente.

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Gli americani vogliono un nuovo stadio:

La società rossonera nel 2017 fu inizialmente ceduta da Berlusconi ai cinesi e poi solo un anno dopo, nel 2018, è passata nelle tasche del fondo d’investimento americano “Elliott”, a cui capo c’è il fondatore e azionista statunitense Paul Elliott Singer. Dopo il Milan, ora sembra essere arrivato il momento di mettere le mani anche su San Siro, “la Scala del calcio”, uno degli stadi più belli e conosciuti al mondo, che dal giorno della sua nascita, ha attraversato la memoria di generazioni e generazioni. Il calcio è nato in Inghilterra, è il più seguito e praticato in tutta Europa e in Italia viene vissuto quasi come una fede, ma nonostante ciò, gli americani vogliono comprarselo e demolire l’arena sportiva più importante di Milano rappresenterebbe un passo decisivo. A questo punto è però giusto porsi una domanda: vale la pena sacrificare uno dei simboli di Milano in cambio dei soldi degli americani, per poi farsi seppellire sotto a quei grattacieli che negli U.S.A. alzano e distruggono come lego? I tantissimi sostenitori di San Siro sono contrari e non vogliono cancellare un pezzo della loro memoria, gli farebbe del male. Ai miliardari a stelle e strisce però questo non interessa. Gli Stati Uniti erano il “Nuovo Mondo” e furono colonizzati dagli europei, che ne hanno gettato le fondamenta. Il passato degli yankee è estremamente più piccolo e limitato rispetto al nostro e proprio per questo, del passato se ne fregano.

Dopo San Siro, toccherà anche al Colosseo? Ovviamente è solo una provocazione. (Forse).

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Riccardo Chiossi