Green pass: il Tribunale di Napoli sentenzia “è inutile”

Il Giudice ha ritenuto non provata l’efficacia vaccinale quale strumento di prevenzione del contagio

“Tra vaccinati e non vaccinati non c’è alcuna differenza”, o almeno secondo il diritto costituzionale, penale e civile. La sentenza emessa del Tribunale militare di Napoli, crea un precedente in Italia, ha di fatto invalidato la logica del Green pass e affrontato la questione degli effetti avversi del vaccino. La sentenza risale al 10 marzo e faceva riferimento ai mesi del 2022 durante i quali per lavorare era obbligatorio avere il Green pass. Un militare non vaccinato si presentò comunque in caserma timbrando il cartellino. 

“L’introduzione clandestina, aggravata dal grado rivestito”, ha fatto finire il caso in tribunale. Per il giudice Andrea Cruciani: “L’inoffensività della condotta discende in particolare dal rilevo che l’ingresso in caserma dell’imputato – soggetto non vaccinato e quindi sprovvisto di green pass – non ha determinato alcun rischio maggiore per la salute pubblica rispetto all’ingresso di soggetti vaccinati provvisti di green pass”

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Il Giudice ritiene non provata l’efficacia vaccinale per SARS-CoV-2

Il magistrato è entrato anche in merito all’efficacia della vaccinazione sostenendo: “Questo Giudice ritiene non provata l’efficacia vaccinale per SARS-CoV-2 quale strumento di prevenzione del contagio – e ciò lo si ripete non solo in una misura prossima al 100% bensì in una qualsiasi misura percentuale superiore allo zero – risultando piuttosto quale fatto notorio, cioè quale dato incontrovertibile emergente dal naturale accadimento dei fatti, che i soggetti vaccinati per SARS-CoV-2 possano contrarre e trasmettere contagio e che, di conseguenza, dal punto di vista epidemiologico, vaccinati e non vaccinati, vanno necessariamente trattati come soggetti tra loro sostanzialmente equivalenti”.