Guerra Ucraina, alle Nazioni Unite un terzo dei paesi critica le azioni russe

Intanto Mosca accusa Washington sulle attività del Battaglione Azov

Una dichiarazione congiunta contro la Russia sul conflitto in Ucraina, che è stata rilasciata mercoledì, è stata sostenuta solo da 58 Stati membri delle Nazioni Unite, ovvero meno di un terzo dei 193 membri dell’organizzazione. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass.

Il rappresentante permanente dell’Ucraina alle Nazioni Unite Sergey Kislitsa ha letto il documento ai giornalisti presso la sede di New York delle Nazioni Unite e ha nominato tutti gli stati che lo hanno sostenuto. La dichiarazione critica le azioni della Russia e la invita a interrompere immediatamente le operazioni di combattimento. Nessun commento è arrivato da fonti vicine al Cremlino.

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Tra i firmatari della dichiarazione ci sono le nazioni dell’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Georgia, la Turchia e diversi paesi asiatici e latinoamericani.

Intanto l’ambasciata russa negli Usa ha risposto alle accuse di Washington secondo le quali dovrebbe essere istituto un tribunale per crimini di guerra contro i russi a Mariupol. Per l’ambasciata le accuse sono infondate, perchè vanno contro l’evidenza dei fatti (secondo i russi). Secondo Mosca gli Usa dovrebbero rendere noti i documenti sui crimini del Battaglione Azov, una formazione nazionalista ucraina attiva nel Donbass dal 2014, accusata di crimini contro le popolazioni russofone.