A fuggire dalle fiamme migliaia di persone costrette a rifugiarsi nell’acqua dell’Oceano. Tra loro turisti e residenti di Maui, una delle isole più grandi delle Hawaii. L’aeroporto di Kahului conta oltre duemila viaggiatori che si sono trovati senza volo di ritorno. La zona era stata colpita anche dall’uragano Dora, che nei giorni passati ha fatto crollare ben 14 mila edifici, anche la zona commerciale del famoso viale Front Street.
Incendio Hawaii: 2500 rifugiate
Sono stati tre gli incendi che hanno colpito il territorio, con la conseguenza di 13 località evacuate con una sola strada percorribile per i soccorsi. Le autorità hanno comunicato che al momento le persone rifugiate in strutture d’emergenza sono circa 2500 e sono destinate ad aumentare. Intanto, il governo ha intimato i turisti a lasciare al più presto l’isola.
Incendio Maui, 36 morti
Per adesso si contano 36 vittime, mentre come ha comunicato il sindaco Richard Bissen Jr. che presiede la comunità est di Maui, le persone ferite sarebbero circa 24. I testimoni raccontano di momenti difficili e numerosi interventi della Guardia Costiera che martedì notte ha salvato 14 persone che si erano gettate nell’Oceano per evitare le ustioni. Ad oggi alcuni pazienti si trovano ancora allo Straub Medical Center, mentre la maggior parte degli ustionati gravi sono ricoverati al Maui Memorial Medical Center.
“Gli incendi continuano”
Lo stato di emergenza è segnalato anche su Google Maps, e come afferma Mahina Martin, direttrice degli affari economici a Maui, gli incendi non sono ancora contenuti. Anzi, sembra che la popolazione possa dover fuggire da numerose aree dell’isola. Un incidente senza precedenti che crea un’altra pagina terribile nella storia delle Hawaii.