Homs torna sotto controllo governativo

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Finalmente dopo un lungo periodo di sangue tra dominazione dell’ISIS e lotta senza regole tra le varie fazioni di ribelli, anche per la città siriana di Homs sembra arrivato il momento per un lento ritorno alla normalità. I ribelli avrebbero firmato un accordo con il regime di Assad in cui in cambio della liberazione della città viene loro concesso di lasciare l’abitato senza rischi.

Un residente del centro storico di Homs, intervistato dall’emittente Euronews, si è detto più che soddisfatto nel vedere i ribelli che abbandonavano il suo quartiere e ha spiegato che sotto il dominio del Califfato non si poteva nemmeno pensare di affacciarsi ad una finestra e uscire di casa era impossibile per la paura di essere uccisi. Quando sono arrivati i ribelli bande rivali hanno cominciato ad affrontarsi nelle strade e gli scontri hanno coinvolto anche donne e bambini innocenti, colpevoli solo di passare al momento sbagliato nel posto sbagliato.

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Con il nuovo accordo le vie della città stanno lentamente tornando sicure e c’è anche chi pensa di aprire un negozio e di ricostruire la propria casa distrutta dai bombardamenti e di tornare ad abitare in città.

Per lungo tempo nel quartiere di Waer, roccaforte dei ribelli, i generi di prima necessità come cibo e medicinali scarseggiavano e i depositi venivano regolarmente saccheggiati da bande criminali e uomini del Califfato; con la nuova situazione più stabile le derrate alimentari stanno entrando nel quartiere e sono per la prima volta alla portata di tutti.

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In tantissimi in Siria sperano che questo genere di accordo possa essere esteso presto anche ad altre grandi città siriane per creare delle “zone di pace” in cui la gente possa vivere tranquillamente, in un clima più disteso che potrà forse aiutare la formazione di un governo di transizione per superare definitivamente il regime della famiglia Assad.