I Mostri di Bibbiano, il caso dei bambini rubati

I mostri della vicenda che sconvolse l'Italia.

E’ il caso che ha indignato l’Italia, che dovrebbe finire nelle pagine nere di storia affinché cose così non accadano mai più. Invece, è finita come pura propaganda politica tra il Partito Democratico rappresentato da Nicola Zingaretti e le altre correnti politiche. Un sindaco, un uomo e padre prima che si definisce crocifisso perché a suo parere indagato e condannato ingiustamente ed un leader di partito che anziché vergognarsi e chiedere scusa a quei genitori e a quei bambini, chiede rispetto per il Partito Democratico.

Politici, medici, assistenti sociali e psicologi. Sono tutti coinvolti nell’inchiesta che ha scosso l’Italia. Sono i mostri, che hanno nome e cognome. Infidi mostri persuasi solamente dalla sete di denaro e potere. Mostri capaci di tutto, anche di vendere la propria anima al diavolo o ancora meglio seviziare povere creature ed ingiustamente strapparli alle loro famiglie d’origine con brogli ed inganni. Alcuni di loro sono stati accusati di aver scritto documenti falsi per strappare i bambini dalle proprie famiglie e affidarli ad amici e conoscenti. Dietro compenso o, addirittura, dietro movente ideologico.

I mostri di Bibbiano, le intercettazioni

Intercettazioni che rivelano dettagli orribili su come gli assistenti sociali sarebbero riusciti a strappare i bambini alle loro famiglie naturali. Sono le stesse carte a parlare. E inizia tutto così. “Porca puttana scendi! Scendi! Non ti voglio più! Io non ti voglio più, scendi!”. È questa una delle intercettazioni di Daniela Bedogni e Fadia Bassmaji, la coppia omosessuale coinvolta nello scandalo degli affidamenti. “Pensi che? Katia pensa che? Dai dillo! Porca puttana vai da sola a piedi”. Ad urlare è Daniela Bedogni. Sbraita contro la bimba che ha preso in affido con Fadia Bassmaji e lo fa perché la piccola non vuole, anzi, sarebbe meglio dire non può, dal momento che le violenze non sarebbero mai accadute, raccontare degli abusi subiti nella sua famiglia naturale. Poi, si legge sempre nelle carte, Daniela “sbatte la bambina fuori dall’auto sotto la pioggia battente”. 

I mostri di Bibbiano: Federica Anghinolfi

Ad affidare la bambina alla coppia di donne è stata Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val D’Enza finita a processo nell’ambito dell’inchiesta della procura di Reggio Emilia sugli affidi illeciti. La Anghinolfi aveva una reale fissazione per gli abusi sessuali. Una violenza che, era convinta, potesse trovarsi ovunque. “Mi sveglio alle 3… E ho capito che riguarda il lavoro… Troppi abusi sessuali su bambini… Troppa violenza nelle relazioni… Mi sveglio, come se cercassi un po’ di tregua” si evince da alcune carte rinvenute dagli inquirenti. Un passato ombroso, da ragazza emarginata, un fratello omossessuale e morto per Aids. “Entrambi siamo stati profughi di questa vita ai margini. Droga. Fughe dall’ Italia…Disperazione. E poi la fede. Manipolati però da chi non ci riconosceva come esseri normali. Siamo diventati morti…Ma anche no” ha raccontato.

È lei il primo mostro di Bibbiano, accanto a lei c’è un’altra donna Vanna Iori, del Partito Democratico. Le due donne si mettono in testa di voler dimostrare l’esistenza di pedofili satinasti che violentavano i bambini nelle zone della Val D’Enza. In una chat risalente all’ormai lontano 2016, la Anghinolfi punta il dito contro l’Asl di Reggio Emilia sostenendo che l’ente non si stia impegnando abbastanza nella gestione del centro La Cura. Lo stabile affidato dal sindaco del PD, Andrea Carletti, alla Hansel e Gretel di Claudio Foti che proprio nello stabile del Comune teneva le sedute psicologiche con i bambini affidati al servizio sociale. Il comportamento assente dell’Asl della zona era, per Federica, un problema da risolvere rapidamente. 

Inizia così il film horror di Bibbiano. La Anghinolfi insieme alla senatrice del PD, al primo cittadino e ad altri mostri del sistema, i cui nomi sveleremo a breve, metteranno in atto un piano diabolico e degno dei peggiori criminali. Le vittime sono i bambini, sono padri e madri. Intere famiglie distrutte solo per la sete di denaro e potere da menti perverse e malate.

I mostri di Bibbiano: gli assistenti sociali

La lunga lista dei mostri di Bibbiano non finisce certamente lì. Infatti, tra loro c’è anche Francesco Monopoli ed alcuni assistenti sociali. A ottobre del 2018, alcune assistenti parlano del comportamento della Anghinolfi riguardo al caso di una bambina al momento seguita dai servizi: “Stamattina la Fede ha fatto una scenata delle sue con urla e cazzotti vari alla scrivania… Nel caso ci siano le cimici valuteranno di riaprire i manicomi”. Le assistenti sociali sembravano scioccate dal modus operandi della superiore: “La Federica non mi porterà a fondo insieme a lei, ha scritto una delle ragazze, se lo può scordare! Io quei cazzo di disegni glieli faccio ingoiare”. Eppure nessuno parla, nessuno denuncia. Questi disegni realizzati dai bambini venivano poi manomessi al fine di farli diventare prova tangibile degli abusi subiti dalla famiglia.

Francesco Monopoli l’assistente sociale dell’Unione Val d’Enza è accusato di aver strappato, con aiuto di un nutrito gruppo di complici, svariati bambini alle proprie famiglie dandoli in affidamento ad amici e conoscenti, dietro compenso e attraverso l’utilizzo di false certificazioni, lavaggi del cervello e vere e proprie torture messe in atto nei confronti dei bambini, tra cui scosse elettriche per alterarne lo stato di memoria in prossimità dei colloqui giudiziari. In un caso, uno dei più agghiaccianti secondo gli inquirenti, Monopoli in una relazione datata 7 giugno avrebbe inserito tra virgolette delle frasi mai pronunciate da una bambina: “Mia mamma non fa più da mangiare perché dice che papà non le dà i soldi per la spesa“, e nello stesso documento si riferiva che nell’abitazione era stato trovato “cibo avariato lasciato sui mobili da diversi giorni“, circostanza che un sopralluogo dei Carabinieri avrebbe poi smentito.

I mostri di Bibbiano: Claudio Foti

Un altro mostro di Bibbiano è Claudio Foti, direttore scientifico della Onlus Hansel e Gretel e finito al centro dell’inchiesta Angeli e Demoni sui presunti abusi negli affidi di Bibbiano. Foti, colui che si è scoperto non avere una laurea in Psicologia. L’accusa per Foti è di frode processuale. Per il tribunale, Foti “ha alterato lo stato psicologico ed emotivo di una minore”, “ingenerandole il convincimento di essere stata abusata sessualmente dal padre e dal socio”. E avrebbe “radicato in lei il rifiuto di incontrare il genitori” che è poi stato dichiarato decaduto dalla potestà genitoriale dal tribunale per i minorenni, il 12 ottobre 2017. Foti sarebbe accusato anche di aver utilizzato sui bambini uno strumento per alterare il loro stato emotivo. Nel gennaio 2020 Foti è tornato a piede libero. La Giustizia italiana ha peccato ancora. Un ulteriore schiaffo a quelle povere famiglie che si sono visti portare via i propri bambini.

I mostri di Bibbiano: Andrea Carletti

“Sono stato crocifisso” ha detto più volte Andrea Carletti, il sindaco del PD di Bibbiano. Si è detto vittima di una gogna mediatica. Accusato di abuso di ufficio e falso nella vicenda degli affidi illeciti. Nel dicembre 2019 la Cassazione lo ha ritenuto innocente. Altra debacle del sistema giudiziario italiano. Nessuno, però, né Carletti né Zingaretti e né altri esponenti del PD hanno chiesto scusa a quelle famiglie, a quei bambini la cui dignità è stata usurpata inesorabilmente in questa vergognosa pagina di storia che non dovrà ripetersi mai più.