L’attore Christopher Reeve è stato il primo Superman nella storia del cinema, e tutti lo ricordano come un grande eroe che salvava i più deboli. Il 27 maggio 1995 ebbe un gravissimo incidente equestre, che lo lasciò tretaplegico a soli 42 anni.
L’incidente
Cadde da cavallo durante una gara equestre a Charlottesville, nel parco Commonwealth a Culpeper, in Virginia. L’attore Christopher Reeve riportò nel tragico incidente, lo spostamento traumatico di due vertebre cervicali e una grave lesione del midollo spinale. Questo tipo di trauma di solito causa la morte del paziente, ma Reeve lottò e sopravvisse nonostante la paralisi permanente dal collo in giù. Perse l’uso degli arti e anche la possibilità di respirare in maniera autonoma, dovendo ricorrere al respiratore artificiale.
Durante quei giorni in ospedale, arrivò anche uno dei suoi migliori amici Robin Williams per aiutarlo emotivamente, si travestì da chirurgo e cercò di far tornare il sorriso a Christopher.
Mathew, il figlio parla del momento dell’incidente e descrive come il padre ricevette la notizia più brutta della sua vita. “Quando si è fatto male, gli hanno detto, questa è la tua sedia a rotelle, ti abituerai perchè non potrai più camminare.”
Quando Superman ebbe l’incidente, il figlio aveva solo 15 anni, dopo aver appreso la notizia corsero in ospedale “Sapevamo che la sua vita era in pericolo, quindi siamo andati a vederlo immediatamente. La sua ferita era una delle più gravi, era tetraplegico, aveva bisogno della respirazione assistita e un’assistenza 24 ore al giorno.”
La sua battaglia contro la malattia
La sua battaglia contro la malattia durò 10 anni, fino a quando il 10 ottobre 2004 morì. Il primogenito di Christopher Reeve racconta in un’intervista, che suo padre aveva lottato con tutte le forze anche per la depressione.
Il nome del figlio del famoso supereroe è Mathew Reeve oggi produttore e sceneggiatore di Hollywood, durante l’intervista al giornale Daily Mail ha spiegato quando suo padre abbia lottato ogni giorno pur di non arrendersi al tragico incidente.
Tutti gli sforzi dell’attore e le speranze di tornare a camminare, crearono la Christopher and Dana Reeve Foundation, dedicata a finanziare la ricerca sulla cura delle lesioni del midollo spinale e sul miglioramento della qualità della vita delle persone che vivono con la paralisi.
La depressione di Superman
Il figlio ora 39 enne spiega “All’inizio mio padre era depresso, l’incidente lo ha colpito duramente, perché era un uomo molto attivo”.
Nonostante tutto non ha mai mollato e ha iniziato a contribuire alla società “Ha scelto di accettare quello che era successo, affrontare tutto e aiutare le ricerche contro la paralisi, visto che era un personaggio pubblico e poteva dar voce”.
Il figlio ricorda quando suo padre, anche se bloccato dall’incidente insegnò a suo fratello minore Will che aveva solo tre anni, ad andare in bicicletta. Solo dandogli istruzioni. Riuscì a superare i suoi limiti, riuscendo ad essere quel padre e marito meraviglioso.
Dopo l’incidente Christopher Reeve interpretò il ruolo di un uomo sulla sua sedia a rotelle, nel film “La finestra sul cortile“, un remake di uno dei più celebri film di Alfred Hitchcock. Nel film, Reeve, costretto tutto il giorno in casa, assistette dalla finestra a un omicidio. Non fu la sua unica apparizione, questo dimostrava la capacità di forza d’animo.
La sua morte improvvisa
Reeve ha anche rivelato quanto sia stata dura affrontare i mesi precedenti la morte del padre, ebbe uno shock anafilattico per un antibiotico, attacchi di disflessia e innalzamento della pressione arteriosa.
Christopher Reeve morì d’infarto il 10 ottobre 2004, a 52 anni, al Norther Westchester Medical Center di New York, dove era stato ricoverato 12 ore prima a causa di un attacco cardiaco. La causa dell’infarto fu dovuto a una grave infezione provocata da una piaga da decubito.