Incontro tra il Premier Conte e il generale libico Haftar

Continua il negoziato per la pace in Libia

Sarà un incontro importante, tanto importante che il futuro di una intera nazione è appeso ad un filo. Il Premier Conte e il generale libico Haftar stanno cercano di trovare una soluzione al caos libico intavolando un negoziato che si annuncia lungo e molto difficile.

Conte si è assunto il gravoso compito di fare da mediatore tra Al Sarraj e Haftar ma le cose si fanno ogni giorno più complicate; tutti e due hanno il loro tornaconto e nessuno è disposto a cedere per primo, nessuno dei due vuole fare nuove concessioni a quello che considera un rivale. La situazione è più mai intricata.

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Immigrazione e risorse petrolifere al centro dei colloqui

Al centro dei colloqui ci saranno alcuni dossier che riguardano direttamente l’Italia: dal contrasto all’immigrazione illegale alla garanzia di poter contare sulle risorse della mezzaluna petrolifera della Cirenaica. Perché l’Italia con le sue compagnie energetiche, in particolare l’ENI, vuole sfruttare in sicurezza il potenziale delle risorse naturali libiche e di certo non è disposta a fare un passo indietro proprio adesso.

L’immigrazione è anch’essa un problema perché nella marea umana dei rifugiati si nascondono anche dei terroristi e degli islamisti radicalizzati che potrebbero preparare nuovi attacchi in Europa.

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Le mosse di Sarraj

Da parte sua Al Sarraj non sta a guardare ed ha incontrato nei giorni scorsi a Bruxelles il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in Belgio per il vertice della Nato, e l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, Federica Mogherini, per “coordinare al meglio l’ulteriore sostegno dell’Unione europea per portare avanti la transizione politica” in Libia.

Anche Al Sarraj ha fretta di mostrare le proprie carte e spera di guadagnare punti preziosi su Haftar. Riusciranno Haftar e Conte a trovare un negoziato proficuo per tutti? Tutti si augurano di si ma il lavoro fare è ancora tanto e il caos in Libia non si placa