La storica azienda italiana di elettrodomestici diventa americana.
Whirlpool ha da poco raggiunto un accordo con Fineldo, della famiglia Merloni, per l’acquisto di una quota di maggioranza pari al 60,4% dell’azienda, per un totale di 758 milioni di euro. Il titolo in borsa di Indesit, il giorno della vendita della quota, è balzato in rialzo del 3%, mostrando così una prova di fiducia in questa scelta. La multinazionale americana Whirlpool, che ha sede a Varese per l’Italia, ha battuto la svedese Electrolux e la cinese Sichuan Changong.
Gian Oddone Merli, amministratore delegato di Fineldo, ha commentato molto positivamente la cessione della quota, dicendo di aver trovato il partner giusto: “Nel corso di un dialogo durato molti mesi, Whirlpool ha dimostrato di essere il partner giusto in grado di esprimere una progettualità che premi il percorso di crescita e di attenzione alla qualità che ha sempre caratterizzato Indesit. I benefici che Indesit trarrà da questo investimento sono molteplici, non ultimo la possibilità di permettere al proprio know-how e ai propri prodotti di raggiungere una scala davvero globale”.
Ottimista anche Jeff Fettig, presidente di Whirlpool Corporation: “Riteniamo che questa acquisizione ci posizionerà in maniera ideale per una crescita sostenibile in un mercato altamente competitivo e sempre più globale quale quello degli elettrodomestici in Europa”.
L’azienda era nata a Torino nel 1953 per mano di Armando Campioni, Adelchi Candellero e Filippo Gatta, con il nome di Spirea, fino al 1961, quando cambiò nome in Indesit. Rappresenta una delle storiche aziende italiane, avendo segnato il boom economico degli anni ’60; conobbe uno sviluppo produttivo e commerciale senza precedenti in Italia, conquistando ampie quote sia nel mercato nazionale che in quello estero degli elettrodomestici. Dopo la crisi del 1980 l’azienda fu acquisita dalla Merloni Elettrodomestici, dove riacquistò il vecchio splendore, arrivando seconda in Europa.
Con l’acquisizione da parte di Whirlpool non si sta cercando di salvare l’ennesima azienda in crisi, rassicurano anche i sindacati, che si stanno prodigando per proteggere i livelli occupazionali; scopo principale dell’operazione finanziaria è quella di poter primeggiare in Europa con prodotti sempre più competitivi anche a livello mondiale.