Intervista a Chiara Ba e Roberta Elli, autrici di Risposte – Goldrake Love Story

Uscito a San Valentino, Risposte - Goldrake Love Story di Chiara Ba e Roberta Elli è una raccolta di racconti scritta a quattro mani che cerca di fare luce sul passato e sulle relazioni di alcuni personaggi della serie che più di ogni altra è rimasta nei cuori degli appassionati.

Uscito a San Valentino, Risposte – Goldrake Love Story di Chiara Ba e Roberta Elli è una raccolta di racconti scritta a quattro mani che cerca di fare luce sul passato e sulle relazioni di alcuni personaggi della serie che più di ogni altra è rimasta nei cuori degli appassionati. Ma come nasce l’idea di un romanzo rosa ambientato nell’universo di Goldrake? Ne abbiamo parlato con le sue autrici.

L’AMORE AI TEMPI DI GOLDRAKE

 Come nasce il progetto Risposte – Goldrake Love Story e cosa rappresenta per voi?

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Roberta: Risposte è nato per caso e per gioco: tutto è iniziato con una conversazione in chat.

All’epoca entrambe scrivevamo per il medesimo forum, leggendo i vari racconti ci siamo rese conto che con qualche piccolo aggiustamento potevano essere letti come consequenziali.

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Da lì in avanti il passo è stato breve, i testi si sono moltiplicati in poco tempo, passando attraverso un lungo lavoro di revisione, potenziamento e modifica.

Risposte per me rappresenta l’opportunità di dare una veste concreta a tanti dei che per tutto questo tempo sono rimasti chiusi in un cassetto.

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Chiara: Ero entrata da poco sul forum Go Nagai.net e mi era capitato di parlare del personaggio di Rubina, dei suoi rapporti con Duke eccetera. Anche Roberta era interessata alla questione; tra chat e messaggi privati mettemmo insieme una bella conversazione sull’argomento, sviscerandolo e trovando soprattutto i vari “buchi”, quello che praticamente mancava nell’anime. Chi era Rubina? Cosa c’era stato veramente tra lei e Duke Fleed?

Perché si erano lasciati? Che ruolo avevano avuto in quella storia personaggi come Re Vega e Zuril? A quel punto, avevamo le domande; toccava a noi trovare le risposte.

Cominciammo a scrivere dei racconti che spiegassero quel che l’anime non aveva detto. Sarebbe stata la nostra versione, ovviamente; avevamo idee abbastanza simili su quanto era accaduto, per cui ci parve naturale scrivere una serie di racconti, ciascuna col proprio stile. Decidemmo di farne dono al forum per Natale: la storia di Duke e Rubina, o meglio, il dietro le quinte, quello che l’anime lasciava intuire senza dire.

Quelli che postammo sono solo alcuni dei racconti che costituiscono il libro che, oltre a essere stato completamente rivisto, comprende anche parecchi inediti.

Per me Risposte è stato, ed è tutt’ora, una vera gioia. Sono abituata a lavorare da sola, da quel lupo solitario che sono; trovarmi a collaborare con Roberta, in parità, ognuna con il proprio compito da svolgere, senza che l’una prevaricasse sull’altra, è stata un’esperienza davvero bella.

Scoprire poi che il nostro lavoro era piaciuto non solo al forum, ma addirittura a un editore che è arrivato a credere in noi al punto da volerlo pubblicare, è stato straordinario. La norma è che sia l’aspirante scrittore a proporsi all’editore; qui è successo il contrario. Provo molta gratitudine per questo.

A chi si rivolge principalmente il vostro libro? 

R. : Il nostro libro si rivolge a tutti coloro che a distanza di tanti anni non hanno smesso di sognare, né di chiedersi cosa sarebbe successo se… Con i nostri racconti abbiamo cercato di dare maggiore spessore e approfondimento psicologico a quei momenti che spesso sono stati penalizzati a favore del combattimento.

 C. :A chiunque ami Goldrake; a chi, come noi, si è fatto tante domande sulla puntata 72; a chi si è stizzito perché il finale dell’anime, e la puntata su Rubina in particolare, solleva tanti interrogativi che rimangono tali; a chi non si ricorda, ma ha piacere di ricordare e, perché no, anche a chi Goldrake non lo conosce affatto. Ho un paio di amici maschi che mi hanno chiesto se il nostro libro sia solo “roba da donne”: non lo è, affatto. Niente melassa zuccherosa, anzi!

Cosa rappresenta per voi Goldrake? 

R.: Potrei rispondere in molti modi diversi, ma la verità è una sola: un pezzo della mia infanzia e adolescenza a cui non ho saputo rinunciare nemmeno ora che sono adulta. Ero la fidanzata di Actarus quarant’anni fa e lo sono ancora, anche se nasce spontaneo il dubbio: lui saprà di averne una in ogni porto?!

C.: Era il 1978. Avevo undici anni, ed ero abituata a cartoni animati come Braccio di Ferro, Tom & Jerry, Paperino… Goldrake è stato il primo cartone che ci proponesse temi come la guerra, la morte, la violenza, il tutto però “a misura di bambino”, e senza moralismi o melensaggini. Una rivelazione! L’ho adorato subito, anche se a distanza di anni ho capito cosa abbia veramente significato per me. Allora vedevo solo l’avventura, l’ambientazione a metà tra il fantascientifico e il western, i personaggi così accattivanti e ben delineati; ho compreso poi l’insegnamento che mi ha lasciato. La violenza da non usarsi se non come difesa estrema. L’amore per la natura. Il valore dell’amicizia. Soprattutto – e questa è la più grande lezione che mi abbia lasciato Goldrake – l’importanza di mettermi nei panni dell’altro, di capire le sue ragioni.

Come è stato scrivere un libro a quattro mani? 

R.: Lavorare con Chiara è stata un’esperienza unica nel suo genere, in alcuni momenti diventava veramente difficile capire dove finiva il lavoro dell’una e dove iniziava quello dell’altra.

L’unica problematica l’ho incontrata nel momento in cui abbiamo dovuto uniformare e dare una collocazione cronologica al tutto, la quantità di materiale prodotto era veramente ampia e fare una scelta non è stato sempre semplice.

La cosa più divertente? Rileggere uno dei racconti più “vecchi” pensando: “Ehi, ma questa storia non è niente male, l’ho veramente scritta io?!”

C.: Molto piacevole, ma soprattutto perché Roberta è Roberta. La mia capacità di lavorare in squadra dipende moltissimo da com’è appunto la squadra. Con Roberta abbiamo la fortuna di avere idee simili e modi differenti di gestirle, il nostro modo di scrivere è diversissimo e riconoscibile. In pratica siamo complementari: lei più portata a descrivere stati d’animo e sensazioni, io più concentrata sull’azione. Per me è stata un’esperienza davvero piacevole e stimolante.

Progetti per il futuro?  

R.: Attualmente mi divido tra due grandi passioni: la ricerca e la rievocazione storica. Disgraziatamente ho sempre meno tempo di quanto vorrei.

Ho nel cassetto molto materiale prodotto anni fa, chissà che non mi decida a dargli una versione definitiva e trasformarlo in romanzo.

C.: Non insieme… almeno per ora, ma ammetto che mi piacerebbe ripetere l’esperienza se trovassimo l’idea giusta. Personalmente sto cercando di pubblicare un romanzo umoristico, parodia del genere horror; in contemporanea porto avanti un mio personale progetto di scrittura di teatro, un adattamento divertente di alcune tragedie di Shakespeare per avvicinare i ragazzi in età scolare a questo stupefacente autore.

Risposte – Goldrake Love Story è acquistabile sul sito di Società Editrice La Torre.