L’Isis continua a far parlare di sé e in questo caso decide di farlo attraverso 64 pagine attribuibili allo Stato Islamico, primo documento di una certa preponderanza, scovato dal sito Wikilao circolante tra forum jihadisti e rivolto a potenziali terroristi presenti sul territorio nazionale.
Dal titolo “Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, riporta la firma del “Vostro fratello in Allah, Mehdi” e potrebbe essere stato redatto da personalità legate all’Italia, non necessariamente italiani arruolatisi nell’Isis. Il documento mostra grafici e immagini dei temi fondanti l’ideale jihadista.
L’intento sembrerebbe quello di correggere l’ottica “fuorviante” che l’Occidente conserva nei confronti del costume e della religione islamica. Una falsa verità celata dietro mere cronache propagandistiche della vita nei territori conquistati dall’Isis, nei quali si è instaurata una “reale sicurezza”.
Il testo in sé non contiene esplicite minacce all’Italia ma vi appare un chiaro richiamo ad imbracciare le armi per “la conquista di Roma”, Roma che è un simbolo, quale capitale e quale sede del Cristianesimo. E all’urlo di “Accorri al supporto del Califfato” i Musulmani vengono chiamati tutti alla conquista di Costantinopoli e Roma “così come profetizzò Muhammad”.
Alla fine del testo si legge inoltre, “quando la barriera colonialista dividente Iraq e Siria è stata abbattuta, un giorno di felicità per i Musulmani in tutto il mondo”.