Isis, nuove minacce al Vaticano: si teme per il Giubileo a dicembre

Antiterrorismo

L’Isis torna a minacciare il Vaticano. All’indomani della scoperta che l’intelligence americana ha sventato un piano terroristico per uccidere Papa Francesco che prossimamente si recherà negli Stati Uniti, è emerso che nell’aprile scorso è stato pubblicato un ebook di minaccia alla Basilica di San Pietro. In esso si legge che sette mesi più tardi, sarebbe avvenuta la “presa di Roma” con un attentato e che da lì sarebbe iniziato un nuovo corso per la storia dell’islam, per i musulmani e per quanti decidono di convertirsi. Per gli altri, la morte. Inoltre si avvisano i musulmani che vivono in Europa di prepararsi, perché sette mesi più tardi, sarebbe arrivato l’Anticristo. Ebbene circa sette mesi dopo questo proclama, nella fattispecie il giorno 8 dicembre, inizierà l’Anno Santo, il Giubileo straordinario indetto dal Papa. Dunque si teme che l’attentato “promesso” dallo Stato Islamico possa essere quel giorno.

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L’Antiterrorismo sta indagando su immagini prese da Twitter ad agosto ( l’account è stato nel frattempo rimosso), dove si vede il Vaticano incendiato e la bandiera dell’Isis sventolare incontrastata. Un ricordo della copertina di qualche mese fa della rivista dello Stato Islamico, Dabiq: in quel caso la bandiera nera era issata sull’obelisco davanti alla Basilica di San Pietro. In un’altra fotografia la mappa della Libia è posta sopra Roma e in basso c’è una didascalia che dice che per conquistare la Città Eterna e riprendere l’Andalusia (storico dominio islamico in Spagna), bisogna passare per la Libia: la Libia dilaniata dagli jihadisti e da cui, come ben sappiamo, partono una miriade di migranti diretti nel nostro Paese.