Isis, Site: diffuso il video della decapitazione del reporter giapponese Kenji Goto

Continua il massacro contro i reporter

 

Anche il reporter freelance giapponese Kenji Goto, 47 anni, rapito a settembre, è finito decapitato dall’Isis in Siria e Site, il celebre sito americano di monitoraggio del jihadismo, ha annunciato la diffusione, avvenuta sabato via Twitter, del video della sua esecuzione. Il filmato dura 1 minuto e 7 secondi ed è prodotto sempre da al Furqan Media Foundation, che ha realizzato anche i video delle uccisioni di altri ostaggi da parte dello Stato Islamico.

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Ancora una volta l’assassino è stato identificato in “Jihadi John”, il famigerato personaggio con un forte accento britannico votatosi alla “guerra santa” all’interno del gruppo islamico. Questi ha rivolto al governo giapponese un monito agghiacciante ed inequivocabile: “Voi, insieme ai vostri stupidi alleati non avete capito che siamo assetati del vostro sangue”.

L’Isis, per la liberazione del reporter giapponese, esigeva la scarcerazione della terrorista irachena Sajida Rishawi, detenuta in Giordania per essere stata un’aspirante kamikaze nell’attentato di Amman nel 2005 (in cui si fece esplodere suo marito). Il governo giordano si era detto disposto a concederla, ma in cambio chiedeva la “prova di vita”ed il rilascio del suo giovane pilota Muadh Kassasbeh, a sua volta sequestrato e minacciato di morte (non si sa se questi sia ancora vivo oppure no).

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Meno di una settimana fa l’Isis ha decapitato un altro ostaggio giapponese, il contractor Haruna Yukawa, 42 anni, che era sparito a giugno e che il connazionale giornalista era andato a cercare. Per lui e per Goto i jihadisti avevano chiesto anche 200 milioni di dollari come riscatto.

Durissime condanne  per il nuovo assassinio sono giunte ovviamente dal governo giapponese, che ha espresso “forte indignazione”per l’accaduto.“Non perdonerò mai questi terroristi”, ha tuonato il primo ministro del Giappone Shinzo Abe e il capo  di gabinetto  Yoshihide Suga ha affermato: “È stato commesso uno spregevole e inumano gesto terroristico”. L’esecutivo sta valutando una risposta all’atroce fine di Kenji Goto.

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Una “forte condanna” è arrivata anche da Barack Obama, che ha rivolto un apprezzamento al Giappone per quanto fa per la pace in Medio Oriente, compresa l’assistenza ai civili: “Insieme a un’ampia coalizione di alleati, gli Stati Uniti continueranno a prendere azioni decisive contro l’Isis”, ha assicurato il presidente americano. “La barbara uccisione di Kenji Goto mostra ancora una volta la brutalità dell’Isis e la sua agenda estremista”, ha aggiunto il segretario di Stato Usa, John Kerry.