Kosovo, nuove proteste nel nord del Paese: arrivano le accuse di Belgrado

Il ministro degli esteri serbo accusa Pristina. Tornano in Italia i soldati feriti a causa degli scontri

Le autorità del Kosovo stanno cercando di occupare il nord del paese e Metohija. Lo ha dichiarato mercoledì il ministro della Difesa serbo Milos Vucevic.

La situazione della sicurezza è estremamente difficile a causa delle decisioni unilaterali, illegali e illegittime di Pristina che ha lo scopo di occupare il nord del Kosovo e Metohija”, ha detto Vucevic.

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L’alto funzionario militare ha ricordato che il presidente serbo Aleksandar Vucic aveva ripetutamente avvertito la comunità internazionale e quella serba che le azioni unilaterali di Pristina avrebbero prima o poi portato a uno scenario come quello che si è visto a Zvecan, cittadina a maggioranza serba nel nord del KosovoVucevic ha sottolineato che l’azione del primo ministro Albin Kurtiporta a escalation, conflitti, feriti, sparatorie e tutto ciò che abbiamo visto“.

La situazione nei comuni di Leposavic, Zubin Potok e Zvecan è peggiorata lo scorso 26 maggio quando le forze dell’ordine del Kosovo hanno cercato di consentire ai nuovi sindaci di questi comuni di entrare nei nuovi edifici.

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Alcuni scontri sono esplosi nelle zone suddette. In particolare a Zvecan, la polizia kosovara si è scontrata con i protestanti serbi. Contro questi sono intervenuti anche i militari del comando Kfor che hanno a loro contribuito ad accendere gli animi. In totale sono 41 i soldati feriti, 14 sono italiani.