La California prigioniera dell’incubo incendi

Ormai la California da settimane sta bruciando; roghi terribili che hanno travolto tutto quello che incontravano, senza distinzione, lasciando dietro di sé un chiaro segno di distruzione e devastazione.

Sono migliaia le case che sono andate distrutte e tante persone hanno perso tutto, persone che stanno cercando con ogni modo di lasciare le zone ormai in preda al fuoco e cercano di essere più veloci dei roghi per avere salva la vita. Certe zone sono impraticabili e tutto è ridotto a macerie fumanti, anche le piante non ci sono più.

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La California ha vissuto parecchi incendi nel passato, ma questo è diverso, questo è troppo devastante a memoria d’uomo.

La potenza del fuoco

Sono oltre 220 le persone disperse e il principale degli incendi, quello a nord della capitale Sacramento, in parte ancora fuori controllo. E’ proprio lì, nella regione della Sierra Nevada, che regna ancora il caos. La devastazione è indescrivibile, con la cittadina di Paradise, 27 mila abitanti, spazzata via dalle fiamme, cancellata dalla mappa, con un tributo altissimo di morti, almeno 14.

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Tutto sembra essere diventato cenere; di certe piccole cittadine c’è solo più il nome perché è tutto bruciato, non c’è più nulla se non qualche maceria e qualche pezzo di albero carbonizzato.

Lo strazio del ritrovamento dei corpi

La protezione civile ha dislocato diverse stazioni mobili per il rilevamento del Dna visto che in molti casi ad essere rinvenute sono solo ossa umane. I forti venti, fino a oltre 110 chilometri orari, non aiutano a domare le fiamme e uno dei principali pericoli è il formarsi degli spettacolari quanto devastanti ‘fire tornado’, i tornado infuocati che travolgono ogni cosa al loro passaggio incenerendola. C’è poi l’emergenza legata all’aria sempre più irrespirabile, anche nelle zone non colpite direttamente dagli incendi, con una coltre di nebbia arancione che si propaga per gran parte della California.

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La situazione è davvero drammatica e per ora solo il fuoco è il vero padrone.