La città di Salerno a lutto: addio al maestro Mario Carotenuto
Si è spento ieri, all’età di 95 anni, Mario Carotenuto: celebre artista originario della Costiera Amalfitana. La città di Salerno, Tramonti e tutta la provincia sono a lutto. L’artista lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutta la cittadinanza. Talentuoso pittore e ceramista è stato autore di innumerevoli opere, tra cui il famoso Presepe Dipinto esposto durante il periodo natalizio nella Sala San Lazzaro del Duomo di Salerno.
Il 1° aprile del 2011 l’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, gli conferì la cittadinanza onoraria per aver sempre amato ed onorato la città di Salerno attraverso la sua arte multiforme.
Nella giornata di oggi, dalle 15 alle 22, è stata allestita la camera ardente al Tempio di Pomona. I funerali, invece, saranno celebrati domani alle 11.30 nella Cattedrale salernitana.
Una vita nel segno dell’arte
Il pittore Mario Carotenuto nacque a Tramonti nel 1922 e per più di 70 anni ha coltivato la sua passione per l’arte e l’amore per la sua terra, da sempre sua musa ispiratrice. Da giovane frequentò l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di due grandi maestri della pittura del Novecento, Emilio Notte e Vincenzo Ciardo.
L’artista tenne la sua prima mostra a Salerno nel 1953. Da quel momento intraprese un percorso fatto di numerosi successi che lo portò, tra la fine degli anni ‘50 e ’60, in alcune delle più importanti gallerie di Roma e Milano. Al centro del suo percorso artistico, però, vi è sempre stato un saldo e forte legame con la galleria salernitana “Il Catalogo”.
Gli anni Settanta sono stati, sicuramente, il periodo di maggiore successo coinciso, tra l’altro, con la frequentazioni di intellettuali al centro della vita artistica e culturale nazionale e partenopea. Tra questi si possono ricordare: Filiberto Menna, Alfonso Gatto, Aldo Falivena, Domenico Rea, Paolo Ricci, Eduardo Sanguineti, Vasco Pratolini e Raphael Alberti.
Appena dieci giorni fa, Mario Carotenuto, aveva presenziato nella sala San Tommaso del Duomo al vernissage di una mostra curata da Massimo Bignardi di 40 suoi autoritratti realizzati dagli anni Sessanta agli anni Novanta.
Le sue opere si caratterizzano per un tratto intenso, vivace e inconfondibile. Da pittore intimista e specializzato in piccole nature morte si spostò, in un secondo momento, alla tecnica del collage ispirandosi alla pop-art americana. Il mondo dell’arte e della cultura con la sua scomparsa perde un grande maestro dall’animo colto e popolare che, nonostante il successo, non aveva mai dimenticato le sue origini.