La Guardia di Finanza sequestra una fabbrica di pasta, un incubo all’interno

Quando l'igiene è una sconosciuta

Una fabbrica di pasta viene sequestrata perché ci sono delle irregolarità, e fin qui tutto normale, ma presto gli uomini della Guardia di Finanza si sono trovati davanti agli occhi un vero e proprio incubo.

E’ stato scoperto un opificio clandestino dove venivano manipolati generi alimentari senza il rispetto delle normative di settore. Immondizia e sporcizia erano dappertutto, senza contare l’odore nauseabondo che si respirava in ogni ambiente. Non c’era nessun riguardo per l’igiene, gli ambenti erano assolutamente inadeguati a mantenere gli alimenti sani e freschi, su alcune scatole c’erano anche evidenti segni di deterioramento. Una situazione veramente intollerabile che andava immediatamente eliminata.

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Il blitz

La fabbrica era assolutamente sconosciuta al fisco; all’interno di essa veniva confezionata pasta di grano duro, di incerta provenienza, senza rispettare le norme igienico-sanitarie previste per l’esercizio di tale processo di lavorazione industriale. Infatti, nel capannone erano pronte per la lavorazione circa venti tonnellate di pasta, quest’ultima era detenuta in un ambiente non idoneo a garantire la qualità e la sicurezza del prodotto che già presentava evidenti segni di alterazione.

La pasta era sporca ed impossibile da mangiare, veniva stoccata a terra senza nessun ritegno ed entrava a contatto con tutta una vastissima serie di sostanze pericolose ed inquinanti.

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La multa e il ritiro della pasta

L’intero immobile di circa 1.000 metri quadri nonché numerosi macchinari e attrezzature inerenti all’attività di imbustamento, unitamente all’area adiacente di circa 3.000 metri quadri adibita a discarica abusiva, ove sono risultati illecitamente stoccati più di 40 quintali di materiale ferroso, oltre a pneumatici, autoveicoli, autocarri e motocicli in disuso. Inoltre, all’interno dei locali lavorava in nero uno straniero.

La Guardia di Finanza ha fatto una elevatissima multa ai proprietari ed ha anche ordinato l’immediata cessazione della produzione. La fabbrica è stata chiusa immediatamente e la pasta sequestrata. Vista la situazione da incubo la Guardia di Finanza ha ordinato alla proprietà di non dedicarsi mai più alla produzione di alimenti; i proprietari ora rischiano la reclusione.

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Un altro scandalo ha travolto il mondo del cibo dopo le mozzarelle che diventavano blu e il pesce colorato chimicamente per sembrare fresco, un segnale a guardare bene le etichette ed a diffidare dei prezzi troppo convenienti.