La Macedonia è pronta, iniziate le procedure per l’adesione alla NATO

Un grande passi in avanti per la difesa

Un grande passo in avanti per la Macedonia, è pronta ad entrare nell’Alleanza Atlantica. Il piccolo stato dell’est Europa si sta avvicinando all’Occidente e ha deciso di intraprendere quel lungo cammino che la porterà ad abbracciare anche il Trattato dell’Alleanza Atlantica, con i suoi obblighi ed i suoi benefici.

Certo non è stato facile per la Macedonia arrivare fin qui, con la firma ufficiale sul trattato di adesione alla NATO, ma adesso la strada è spianata, anche la Macedonia ha la possibilità di entrare nell’Alleanza Atlantica da protagonista. Nonostante le proteste della Grecia, che da sempre è contraria all’entrata della Macedonia nella NATO, adesso è quasi cosa fatta.

L’accoglienza del Segretario Generale

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“Oggi è un giorno storico”, ha detto il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica Stoltenberg, “Una volta che gli alleati avranno ratificato il protocollo la Macedonia diventerà il trentesimo membro della Nato”.

Con l’entrata della Macedonia nella NATO si pensa di ingrandire l’Alleanza anche al altri Paesi dell’est Europa, contenendo in questo modo le mire espansionistiche di Mosca che si stanno facendo sempre più marcate ed evidenti. Dal 2014 le mire del governo russo si sono fatte chiare a tutti; l’annessione della Crimea ha lanciato l’allarme nell’Alleanza Atlantica e sono stati necessari nuovi mezzi di difesa.

La firma

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Gli ambasciatori dei ventinove membri della NATO hanno firmato ieri al quartier generale dell’Alleanza Atlantica a Bruxelles il protocollo di adesione della Macedonia del Nord alla NATO. La firma è avvenuta in presenza del ministro degli Esteri di Skopje Nikola Dimitrov e del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Con questa storica firma si può dire che l’Alleanza Atlantica si è fatta più forte, pronta per raccogliere le nuove sfide che si presentano ogni giorno; il terrorismo internazionale non ha confini e per questo non si può mai abbassare la guardia, senza contare i continui screzi tra truppe NATO e soldati russi.