Siamo tutti malati di salute e, la vista dal medico, è come il pit-stop delle automobili della Formula 1, sei obbligato a farla.
Il medico di base, l’amico di famiglia, la stessa persona che ha curato i nostri figli salvandoli dalle malattie infantili e dalle colite notturne, è l’uomo che ci conosce meglio della persona che abbiamo accanto. Lui è il nostro confessore e lo psicologico dei nostri incubi più nascosti.
Se alla professionalità e alla bravura, aggiungi anche la bellezza e il fascino del camice bianco, le donne faranno a gara per avere una visita per una malattia immaginaria e il numero del telefonino per un incontro galante.
La visita medica è un appuntamento settimanale da segnare sui calendari o sull’agenda in finta pelle, regalo di natale da portare sempre in borsetta come il rosario dell’Ave Maria.
Magari riempirai il mobiletto del bagno di farmaci che non userai mai, la cui scadenza è solo un caso marginale. A una certa età tutto può servire, ed è meglio avere la dispensa sempre piena.
Lo studio medico, per gli anziani, è come un luogo di ritrovo per distrarti dall’eterna solitudine. L’incontro con amiche della stessa età e con gli stessi malanni di stagione. Il luogo dove scambiarsi le foto delle nozze dei figli, la nascita dei nipotini o la laurea del nipote del cuore. Poi, fai rientro a casa e ti ritrovi da solo a contemplare il silenzio della solitudine. Appuntamento alla prossima visita medica.