Henry Ford nel 1940: “Ricordatevi le mie parole: una combinazione tra aeroplano e automobile sta arrivando. Potrà farvi ridere, ma arriverà”. Oggi nessuno ride, perché quella visone ultramoderna è già arrivata. L’automobile volante non è più un sogno. Per anni siamo stati affascinati dai racconti e dalle pellicole utopistiche a stelle e strisce. Tutto sembrava irraggiungibile, storie da fumetti a colori e da rappresentazioni fantascientifici. Il futuro è già arrivato e nessuno se n’è accorto. Possiamo video chattare con i telefoni e video parlare con amici che vivono all’altro capo del mondo. Vagabondare per il mondo in lungo e in largo portando nello zaino la nostra bici elettrica. I treni corrono a 1200 kilometri orari e l’auto si guida da sola, oltre ad essere stampata in 3D. Sembrano scene da film, il cui regista non sei tu, ma qualcuno che trama e pianifica un mondo idealizzato e ben collaudato da tempi non sospetti. Era il 1924, lo statunitense A.H. Russell, progettò e realizzò la prima auto con ali ed elica. Indubbiamente era solo un prototipo quasi da luna park. Nessuno avrebbe mai creduto a un futuro tecnologicamente così avanzato. Però, tuttavia, oggi quel sogno è diventato realtà. Il 29 ottobre sarà presentata in anteprima, al Pioneers Festival, Vienna, l’ultimo ritrovato in fatto di auto volanti: l’AeroMobil 3.0, realizzata dall’omonima azienda slovacca, in acciaio e fibre di carbonio. Una due posti montata su un unico motore, Rotax 912, dal peso di 450 kg. Toccherà i 160 kilometri orari a terra e 200 in volo. Al momento si alimenterà con un comune carburante a 95 ottani, aspettando un’alternativa alla benzina verde di tutti i giorni. L’auto, al momento del decollo, avrà due ali ripiegati su se stessa dal diametro di 8 metri. Il costo è ancora top secret, però sarà già in vendita dal 2016.