Le nuove elezioni in Grecia e la riconferma di Tsipras

grecia

Domenica 20 settembre 2015 i cittadini greci sono stati nuovamente chiamati alle urne per eleggere un nuovo governo dopo il referendum con cui avevano chiaramente detto no alle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea e le dimissioni del Premier Tsipras. Il risultato del voto è stato la riconferma del Primo Ministro uscente; i greci hanno quindi deciso di dare nuovamente fiducia all’ex Premier che ha promesso di continuare a negoziare il debito e di tentare di ammorbidire la posizione dei creditori internazionali.

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Tsipras dovrà comunque mantenere fede agli impegni sulle riforme e suo malgrado fare dei tagli a pensioni e stipendi e fare una seria riforma fiscale per combattere evasione e corruzione; il settore dell’energia elettrica e quello della televisione dovranno essere il più possibile privatizzati e saranno tolti gli sconti sul carburante agricolo.

Altra nota dolente che il nuovo governo greco dovrà affrontare sarà la ricapitalizzazione delle banche; il sistema bancario greco ha sofferto molto la crisi finanziaria ed è stato costretto a chiusure e forti limitazioni nei prelievi dei correntisti. Durante i lunghi periodi di chiusura i cittadini greci hanno visto il loro tenore di vita abbassarsi drasticamente e sono stati costretti a sacrifici e rinunce; i più colpiti sono stati i pensionati e le fasce più deboli della popolazione.

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Le isole greche in questo periodo  sono prese d’ assalto da migliaia di migranti provenienti dalla Turchia e la questione accoglienza sarà sicuramente un altro punto che occorrerà affrontare al più presto; i centri di accoglimento ed identificazione di isole come Lesbo sono già al collasso e rischiano seriamente di implodere se i migranti non verranno redistribuiti al più presto. Le autorità greche da sole con i pochi fondi che hanno a disposizione non riescono a garantire il corretto controllo delle frontiere e questo significa maggiori rischi per la sicurezza nazionale e maggior pericolo di infiltrazione di miliziani islamisti.

Con tutte queste sfide in programma il lavoro di Tsipras e del suo nuovo governo non sarà certo semplice; avranno bisogno di un ampio consenso e di un’ampia maggioranza per tentare di fare le riforme chieste dai creditori internazionali e tentare di portare la Grecia fuori dalla crisi in cui è precipitata.

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