L’omosessualità: un discorso impregnato dalla logica discriminatoria

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Omosessuali disagiati in una società che non li accetta.

La società agisce repressivamente sui bambini, tramite l’educastrazione ,allo scopo di costringerli a rimuovere le tendenze sessuali congenite che essa giudica “perverse”[…] l’educastrazione ha come obiettivo la trasformazione del bimbo,
tendenzialmente polimorfo e “perverso”,in adulto eterosessuale ,eroticamente mutilato ma conforme alla norma
Mario Mieli, elementi di critica omosessuale,1977.

 

L’obiettivo della logica discriminatoria è quello di rendere inferiore, screditare alcuni esseri umani. In una società multiculturale che dovrebbe essere aperta,quindi,  all’incontro con l’altro permane palesemente tuttora una forma di discriminazione nei confronti di alcune categorie dell’essere umano, nonostante la società postmoderna sia figlia degli scempi indescrivibili commessi dai nazi-fascisti il sistema resta impregnato di una logica razziale spaventosa e immutata.

La nostra società erroneamente definita “civile” vanta al contrario d’essere aperta all’alterità ma nei fatti vengono discriminati non solo i diversi perché di un’altra etnia ma anche i gay.

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“La società repressiva e la morale dominate considerano “normale” soltanto l’eterosessualità –e, in particolare ,la genitalità eterosessuale”(Mario Mieli) e trovano perversa ed immorale l’omosessualità.

Non mancano pseudo scienziati che hanno intrapreso studi sulle motivazioni che spingono all’omosessualità. Lo studio è stato condotto sulle pecore,gli unici animali a sviluppare tendenze asessuate o gay e poi su un campione di 400 omosessuali. È stato riscontrato che su un campione determinato di pecore il 5/10% sviluppava tendenze omosessuali: ponendogli di fronte animali di sessi diversi ,alcuni fra loro si avventavano su partener dello stesso sesso. La conferma sarebbe avvenuta sul campione dei 400 omosessuali i quali presenterebbero un’anomalia genetica del cromosoma x che continuerebbe a passare di madre in figlio condizionandone l’orientamento,secondo i ricercatori i geni sarebbero sopravvissuti alla selezione naturale perché hanno a che fare con la fertilità della donna. Fra qualche hanno sarà possibile intervenire a livello genetico per dare la possibilità alla madre di scegliere l’orientamento del figlio privando la progenie dalla libera possibilità di scegliere. L’idea è stata, ovviamente aspramente condannata dal mondo LGBT (lesbiche,gay,bisessuali,transessuali) che l’ha additata come “ripugnante e immorale.” Secondo il professore di psichiatria Italo carta invece l’omosessualità sarebbe “una condizione psicofisica contorta che può essere tranquillamente riportata alla normalità” Molti ragazzi omosessuali deboli e giovani potrebbero decodificare questi assurdi messaggi che il mondo omofobo invia vedendosi come malati.

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Questo genere di ideologie insensate non solo porta l’omosessuale a credersi “strano” e “diverso” e a nascondere,quindi, il vero sé ma, spinge anche l’eterosessuale ad emarginare e discriminare l’altro. Situazioni discriminatorie nei confronti di gay e lesbiche sono all’ordine del giorno e si percuotono spesso anche in disagi lavorativi. Una situazione analoga è avvenuta a Trento quando una donna, insegnante per anni in un istituto privato non ha ottenuto il rinnovo del contratto dopo essere stata chiamata a fornire informazioni sul proprio orientamento sessuale. La professoressa di orientamento omosessuale ha subito le lamentele dei genitori ed è stata poi “interrogata” sulla sua vita privata. “Si voleva solo capire qualcosa di più riguardo ad alcune lamentele espresse da alcuni genitori, alunni e colleghi, riguardo al alcune sue affermazioni in classe”, afferma un comunicato dell’istituto Sacro Cuore di Trento che si difende dall’accusa di aver licenziato la professoressa perché lesbica. Afferma il ministro dell’istruzione “se discriminata saremo severi”.

Assidui sono i pensieri discriminatori delle persone sui gay, molteplici gli omosessuali vittime di atti di vandalismo che mirano ad offendere il loro orientamento sessuale. In occasione del gay pride di Reggio Calabria ci sono stati forti dissensi, i reggini si sono tenuti a distanza dal corteo anche se non hanno manifestato segni di ostilità e violenza si è compreso che si è ancora distanti da una Calabria o da un nazione tollerante che dia spazio a tutti ad di sopra di differenze politiche, religiose o sessuali perché l’amore è amore in ogni forma.