Mafia, scoccata al clan Casamonica: 37 arresti tra Roma e Cosenza

Contestata l'aggravante mafiosa.

Ucciso da un'auto in corsa a Trissino

Una maxi operazione quella condotta dai Carabinieri della capitale e guidata dalla Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’arresto di 37 persone, di cui 6 ancora ricercate. Un maxi blitz partito all’alba tra i comuni di Roma, Cosenza e Reggio Calabria. Per la prima volta, contestata l’aggravante mafiosa al clan Casamonica. Arrestato anche Giuseppe Casamonica, considerato il capoclan a tutti gli effetti.
Giuseppe, detto Bitalo, anche da detenuto ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini. A reggere l’organizzazione in sua assenza, secondo la procura di Roma, è stata Liliana, la sorella più grande di Giuseppe. Storie di ricatti e violenze. Non solo boss e affiliati bussavano alle porte degli usurati chiedendo interessi per i prestiti, lievitati a cifre esorbitanti, ma da quelle stesse persone si presentavano anche per avere “un contributo per le spese mediche della famiglia”. E le vittime pagavano, negando poi con le forze dell’ordine di aver avuto contatti con quella famiglia. “Preferisco pagare in silenzio che avere problemi con quelli”, ha detto al telefono una delle vittime dei ricatti, non sapendo di essere intercettato dalle forze dell’ordine.