Malore per Hillary Clinton alla commemorazione per le vittime dell’11 settembre
Ieri a Ground Zero, il luogo simbolico in cui quindici anni fa si ergevano le Twin Towers e che adesso è il luogo del ricordo delle vittime degli attentati dell’11 settembre si sono svolte come ogni anno le commemorazioni per le vittime di quel terribile giorno. Come sempre erano presenti tutte le più alte autorità degli Stati Uniti, tra cui anche la prima donna candidata alle elezioni presidenziali per il partito democratico Hillary Clinton, nella foto sul palco con Obama: nel corso della toccante cerimonia la Clinton si è allontanata perché non si sentiva bene e accusava nausea, vertigini e senso di grande spossatezza.
Poco dopo Hillary Clinton è tornata al suo posto ed ha rassicurato tutti dicendo che era tutto a posto, solo un leggero malore dovuto alla stanchezza e al grande caldo che c’era ieri a New York, una giornata anche molto afosa con un sole davvero caldissimo e inclemente, soprattutto per chi assisteva alla commemorazione sul piazzale di fronte al memoriale delle vittime dell’11 settembre. La situazione è nuovamente peggiorata poco dopo quando la Clinton ha avuto uno svenimento ed è stato necessario sorreggerla per farla entrare in macchina, quella stessa macchina con cui è andata a trovare la figlia Chelsea.
All’uscita da casa di Chelsea, Hillary Clinton ha dichiarato di sentirsi alla grande, ma poco dopo il suo medico personale ha confermato che venerdì scorso aveva diagnosticato alla ex first lady ed ex Segretario di Stato una grave polmonite e di averle consigliato assoluto riposo. Il consiglio del medico non è stato seguito dalla Clinton, tutta presa dalla campagna elettorale e dai tanti impegni istituzionali di questi giorni.
Le condizioni di salute della Clinton sono entrate così nella campagna elettorale per le presidenziali, una campagna elettorale mai così accesa, perché di certo la candidata democratica non potrà partecipare ad alcuni dibattiti chiave con il candidato repubblicano Donald Trump e questo avrà delle ripercussioni in termini di consensi e di visibilità per i democratici.