Malta, si chiede una inchiesta sulla giornalista uccisa

I dubbi sul governo maltese

Milioni di persone a Malta chiedono che sia fatta chiarezza sulle cause della morte di Daphne Caruana, giornalista d’inchiesta e blogger in prima linea nel denunciare la corruzione.

La giornalista venne uccisa in circostanze poco chiare nell’ottobre del 2017, molto probabilmente perché stava per svelare uno sporco traffico di cittadinanze facili e affari poco puliti; a Malta fanno i loro affari gli imprenditori russi molto spesso con la complicità del governo maltese. Non a caso quando è stata uccisa la giornalista e blogger stava andando a scoprire tutti i retroscena di un possibile scandalo politico; già altre volte Daphne Caruana aveva denunciato la grande corruzione che si era venuta a creare.

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La denuncia di Rsf

Reporters sans frontieres, organizzazione che da sempre si occupa di denunciare la difficoltà con cui giornalisti e reporters svolgono il proprio lavoro, da tempo aveva dubbi sul governo maltese e lo ha sempre accusato di manipolare la indagini.

“Mentre ci sono tre sospetti, il cui processo non è ancora iniziato, sono stati arrestati e incarcerati a dicembre 2017, i nomi dei potenziali mandanti restano ancora un enigma”, hanno lamentato Rsf. Tanti dettagli dell’indagine sono ancora riservati e tante cose devono essere ancora chiarite, forse per non mettere in difficoltà lo stesso governo maltese.

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La rabbia della gente

“Qui non funziona la democrazia, lo Stato di Diritto non prevale. Le istituzioni sono occupate dal governo, e il governo è in mano a gente che pensa solo al potere e al proprio beneficio personale”, ha denunciato un blogger amico della vittima. Sale la rabbia della gente che vuole una vera indagine approfondita, senza menzogne.

I familiari di Daphne chiedono una indagine indipendente per accertare se l’omicidio fosse o no evitabile, ma la loro richiesta finora non ha ottenuto alcuna risposta dal governo maltese, che abbia forse qualcosa da nascondere? Le indagini per ora vanno avanti tra tira e molla, forse proprio indirizzate dal governo maltese.