Manovra economica 2020: cosa cambia e le manovre principali

La manovra economica 2020 prevede diversi strumenti per combattere la guerra all’evasione fiscale e per impedire l’aumento dell’IVA

Con la presentazione del Nadef la manovra fiscale 2020 è stata ufficialmente esposta ed iniziano a venire a galla le misure concrete. Una novità di rilievo riguarda la sanità, i Ticket Sanitari infatti verranno calcolati in base al principio di progressività, dunque in base al reddito generato dal nucleo familiare. Le novità in materia di Ticket Sanitari e di partecipazione alla spesa sanitaria sono state brillantemente esposte dall’attuale ministro della salute Roberto Speranza.

Manovra da 30 miliardi

La manovra fiscale del 2020 vale 30 miliardi di euro e prevede inoltre dei fondi per il taglio del cuneo fiscale, il salario minimo e piano di famiglia. Il Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, la definisce come una manovra ambiziosa che deve fare i conti con un’eredità impegnativa. Occorre considerare infatti tutte le ripercussioni sulla finanza pubblica generate dai precedenti governi.

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Uno degli aspetti più importanti della manovra è che l’IVA non aumenterà. Il governo giallo-rosso parte dal presupposto che la sterilizzazione dell’aumento dell’IVA è imposto dalle clausole di salvaguardia di matrice europea. A dare questa notizia al popolo è stato proprio l’attuale premier Giuseppe Conte.

Carte con lo sconto e cash back

Frutto della continua lotta contro l’evasione fiscale sono i molteplici incentivi ai pagamenti tacciabili attraverso bancomat e carte di credito. La novità più importante è il Cash back, il meccanismo è molto semplice, chi paga con moneta elettronica riceverà immediatamente una parte dell’IVA pagata.

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Super bonus della befana

Si parla sempre più spesso di questo “super bonus” ma cos’è? Tale bonus è riconosciuto a chi effettua alcuni pagamenti tacciabili per alcune voci a rischio.
Anche questo è uno strumento per combattere la lotta all’evasione fiscale, fenomeno presente da anni nel nostro Paese.

Meno sgravi per chi guadagna di più 

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Per recuperare più risorse possibili è stato previsto nella manovra una riduzione progressiva degli sgravi fiscali sui redditi che oscillano tra i 100 mila €. Sono coinvolte praticante tutte le detrazioni, comprese quelle in materia sanitaria e edile.

Contratti collettivi pubblici

Per il rinnovo del contratto collettivo per ben 3 milioni di lavoratori pubblici servono 4 milioni di euro. Nel documento approvato dal Consiglio dei ministri però non ce n’è traccia.
Dal dicastero della P.A assicurano che i soldi necessari ci saranno e verranno inseriti nel disegno della legge di bilancio. Tali soldi molto probabilmente arriveranno dalla Spending review e dalla riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. 

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