Novità ticket sanitario, si pagherà in base al reddito

Novità fondamentali per il ticket sanitario, cambia la modalità di calcolo e viene eliminato il superticket tanto criticato

Ci sono delle novità interessanti per quanto riguarda il ticket sanitario. Sembra che a breve verrà calcolato sulla base del reddito generato dalle singole famiglie. Dunque è cambiata la modalità attraverso la quale i cittadini partecipano alle spese sanitarie. La nuova modalità di calcolo si basa sul principio di progressività (utilizzato per molti tributi). Più precisamente, la progressività implica che chi ha di più pagherà di più, chi ha di meno pagherà di meno. Tale principio è espressione della cosiddetta solidarietà sostanziale presente nel nostro ordinamento giuridico. Tra le novità c’è anche l’addio al Super ticket, tanto contestato dai cittadini, sulle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali.

Progetto del Ministro della Salute

È una vera e propria rivoluzione quella prospettata dall’attuale ministro della Salute, Roberto Speranza. Il Ministro dopo aver illustrato le decisioni prese all’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, ha annunciato un aumento di ben 2 miliardi di euro per il fondo nazionale sanitario del 2020. Un ottima notizia sicuramente, un Paese con un sistema sanitario funzionante è sicuramente un Paese più sicuro.

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In un video clickatissimo in rete, il Ministro spiega come l’attuale Ticket sanitario non prenda in considerazione la situazione patrimoniale dei soggetti. “Non conta se sei un miliardario o una persona in difficoltà economica” il ticket, salvo le esenzioni, è uguale per tutti. Solo superficialmente si può affermare che l’attuale ticket attui il principio di eguaglianza. Eguaglianza non significa trattare due situazioni uguali in modo eguale bensì trattare diversamente due situazioni diverse. Questo è sicuramente un metodo concreto attraverso il quale si può aiutare i soggetti in difficoltà e far partecipare, in un modo più preciso, alle spese sanitarie. Tale manovra è volta a garantire la piena attuazione di ciò che è sancito nell’art 32 della costituzione “Diritto alla Salute”, innanzi a tali garanzie non si può parlare di discriminazioni, soprattuto economiche.

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