#matteorisponde

Si discute in ogni dove della mozione di sfiducia al Governo, nei corridoi ministeriali come nei salotti privati, nonostante lo scandalo internazionale Panama papier, l’Italia si interroga sulla vicenda più bollente degli ultimi giorni , la questione del petrolio italiano che imperversa dalle note intercettazioni da cui sono scaturite le dimissioni della Guidi (che oramai è chiaro chi sia).

Giorni complicati per la politica italiana, tutti in fermento mentre i pm di Potenza continuano interrottamente ad indagare.

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Oggi a Roma il Premier Renzi si è davvero sbottonato televisivamente, rilasciando alcune dichiarazioni ed esplicitando di essere stato lui in prima persona ad aver voluto il tanto discusso emendamento della Tempa Rossa.

Il Presidente ospite di una trasmissione televisiva, ha rivendicato con forza ed a gran voce l’emendamento e la sua volontà nell’emanarlo, esprimendosi in merito alla vicenda petrolifera della Basilicata  con parole e toni inequivocabili, ed ora stanno tutti a valutare l’opportunità di siffatte parole.

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Durante l’intervista appellandosi per l’ennesima volta ai Pubblici Ministeri  ha detto espressamente che “ se vogliono, lo interroghino pure”, aggiungendo che “se qualcuno ha commesso illeciti o ha fatto cose inopportune dovrà andare a casa” .

Il Premier  fortunatamente ha sollecitato i Magistrati a dare il massimo di se stessi affinché giungano presto alla chiusura del caso, ovviamente dicendo che “sarebbe altra cosa se qualcuno avesse pagato tangenti” .

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Col la scherzosità e l’ironia che lo contraddistinguono (e con cui è conosciuto in tutto il mondo), il Premier dice di “schiantarsi dalle risate,  quando sente dire che il suo è il Governo delle lobby” .

Intanto sarebbe trapelato da fonti vicine alla stessa Procura potentina che i Magistrati non avrebbero nessuna intenzione di ascoltare il Presidente del Consiglio.

Renzi (come del resto noi tutti )auspica che si arrivi presto a Sentenza e, precisa alla Direzione del PD  che in questo momento sarebbe in disaccordo con il suo comportamento (ritenendolo “inopportuno”) che è assurdo non aver creato prima l’ opera pianificata già nel lontano 1989, precisando che dovrebbe piuttosto considerarsi scandaloso il ritardo dell’ approvazione e non l’emendamento stesso.

Ha dichiarato “noi non siamo come gli altri che parlavano di legittimo impedimento”, lui deo gratia è quello che sbocca le opere Pubbliche.

Mentre alcuni pochi dissidenti del PD lo criticano, capitanati dal senatore PD Gianni Cuperlo (non certo i 98 Signori che hanno votato a favore della relazione e della replica) gli urlatori del movimento grillino gli danno addosso e domani mattina sono intenzionati a presentare la Sfiducia in Parlamento, Renzi chiede da cittadino italiano che le indagini finiscano il prima possibile,  perché è l’unico modo per far pulizia e cacciare i corrotti, perché come lui stesso giustamente dice “se si sblocca un’ opera pubblica non si blocca il ladro”.

 Stamane nella sede del Ministero è stata sentita per circa due ore dai PM l’energico Ministro per le Riforme Signora Maria Elena Boschi (la Maria Elena delle intercettazioni tra Guidi e compagno Gianluca Gemelli) ad oggi considerata “persona informata sui fatti”, mentre la Guidi sarà sentita il prossimo giovedì.

 Secondo il Magistrato Luigi Gay detto incontro con la Boschi era assolutamente necessario, inspiegabilmente però non ha commentato alcunché sulle parole e la posizione di Matteo Renzi.

E Renzi stasera impazza e risponde sul social  #matteorisponde (appuntamento online per rispondere direttamente alle domande dei cittadini) aperto nel 2013 quando era stato appena eletto segretario del PD, interrotto inspiegabilmente quando è approdato a Palazzo Chigi e dunque ripreso intelligentemente stasera.

Un’ora intensa di botta e risposta dalla visita a Matera Capitale Europea 2019, posticipata per evitare ulteriori polemiche, alla Guidi (forse strumentalizzata dal compagno) ed all’immediata necessità di nominare il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico da presentare al Presidente della Repubblica, all’intricato caso Regeni, al temuto terrorismo, alla questione della Libia, ha risposto sulle pari opportunità ed sulla delega, ha parlato del fisco e delle pensioni, promettendo 80 euro a chi recepisce la pensione minima, ha discusso del sistema contributivo e del ricalcolo, del jobs act, dell’annoso tema degli stipendi e dei vitalizi, dell’aero in leasing, ha risposto anche su Pompei col suo potenziale turismo e con un “alè” parlato del disgelo con Floris, ha risposto persino sull’ indagine di suo padre Tiziano,  sulle unioni civili ,sul Mezzogiorno.

Per un ora il Presidente del Consiglio si è dedicato ai cittadini, ha espresso la su personale speranza di fallimento  sul referendum  trivelle, promesso un abbassamento delle tasse ,risposto a Greepeace, ha parlato anche dei Marò,  si spremuto veramente le meningi su mille questioni . 

Qualcuno accusa Renzi di avere l’arroganza dei capi e di non mostrarsi all’altezza dell’attuale situazione politica, recriminandogli di danneggiare il PD, altri lo minacciano di farlo cadere, ma  lui in tanto non accusa nessuno, non come si faceva qualche anno fa.

Dopo una giornata intera passata tra una dichiarazione e l’altra, Renzi ringrazia e saluta tutti sul web come si fa con gli amici, non dallo scranno di  Presidente del Consiglio ma da semplice cittadino, saluta persino troll e fake 5 stelle.

Non meriterà forse  una medaglia per l’emendamento ma di certo la merita per questo tour the force pluralista, perché si deve ammettere che nessuno in una notte tanto critica e di sfiducia generale avrebbe avuto lo stesso coraggio, ne la stessa arguzia.

 Signori ,altro che Governo in crisi il Governo è online!

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