Il Venezuela all’improvviso si è spento, tutto è diventato nero e trovare la via di casa è stato difficile per coloro che si trovavano in strada. Nessuno all’inizio ha saputo cosa stava succedendo, poi i media vicini a Maduru hanno detto che si è trattato di sabotaggio messo in atto dagli Stati Uniti.
I media vicini al nuovo Presidente ad interim Juan Guaidò che il black out è successo perché il Venezuela non ha più soldi, non ha più niente e non si più permettere nemmeno l’illuminazione stradale. Questo, ha detto Guaidò, è dovuto al fatto che tutto è stato sperperato e la grande corruzione ha fatto il resto.
Una serata da incubo
Il blackout che ha colpito la rete elettrica di Caracas e di gran parte del territorio venezuelano continua a non essere risolto, dopo più di 15 ore di interruzione del servizio, secondo informazioni diffuse dai media locali. La metropolitana della capitale e il servizio ferroviario continuano a non funzionare e i servizi telefonici e di collegamento con Internet funzionano in modo intermittente.
Durante la notte chi cercava di depredare negozi e uffici ha avuto vita facile. Scontri e violenze non hanno dato scampo alla polizia che era impegnata a placare gli animi da una parte all’altra della città.
Le reazioni
Maduro ha denunciato che il massiccio blackout fa parte della “guerra elettrica annunciata e diretta dall’imperialismo statunitense contro il nostro popolo”. Gli Stati Uniti, ha detto Maduro, sono gli unici veri responsabili di questo black out e delle sue conseguenze.
“E’ chiaro per tutto il Venezuela che la luce arriverà con la fine dell’usurpazione”, ha detto Juan Guaidò, “durante il nostro giro nel Sud del Paese cercheremo gli appoggi necessari per risolvere questa crisi” che costringendo tanti a uscire illegalmente dal Paese.
Dagli Stati Uniti fanno saper che “la devastazione di cui soffrono ogni giorno i venezuelani non dipendono dagli Stati Uniti, non dalla Colombia, non da Ecuador, Brasile, Europa o alcun altro Paese. La mancanza di elettricità e la fame sono il risultato dell’incompetenza del regime di Maduro”.