Mentone, la città giardino

Bellezza , storia e arte nella città-giardino.

Le sue origini risalgono all’antica Roma, come dimostrano gli scavi dei Balzi Rossi di Grimaldi, che si intravvedono alla Frontiera con l’Italia. Infatti Mentone collegava Nizza a Roma attraverso la via Jiulia Augusta.

La sua storia successiva vide come protagonisti i Grimaldi che ne furono signori dal 1346 per cinque secoli, rendendola così parte del Principato di Monaco. Oggi è considerata la città-giardino, la cui vista si staglia luminosa dall’azzurro mare, in posizione strategica tra questo e le montagne , tra Monaco e l’Italia. Alcuni dei suoi giardini sono considerati monumenti storici, mentre il suo nome è menzionato come la “prima città d’arte e storia della Costa Azzurra”.

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Divenuta capitale di Cocteau con l’apertura del museo omonimo nel 1911, va visitata con calma, godendone monumenti e giardini che si riflettono nell’azzurro, senza fretta. In primavera e in autunno i colori esplodono dal giardino Fontana Rosa, creato per imitare un angolo di Valencia a quello di Villa Maria Teresa al limite della città, il cui giardino è considerato la più grande collezione di agrumi d’Europa, di pal.Carnolès,  con l’Orto dei Principi, fino alla Serra della Madonna , creata nel 1924 da Laurence Johnston, definito monumento  storico nel ’90.

Una particolarità di Mentone sono i limoni che rappresentano i migliori delle 80 specie esistenti.Ogni anno, infatti c’è la Festa del Limone:: la  85ma edizione ci sarà dal 17 febbraio  al 7 marzo 2018.   Il 6 novembre 2011  fu fondato- come si è detto- il nuovo museo Jean Cocteau-Collezione Windermar. Qui si trova la sala dei Matrimoni decorata da Cocteau e il Museo del Bastione, sempre a lui dedicato, ospitato in un fortino del XVII°sec.

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Provenendo dalla periferia si puo’ raggiungere la città vecchia attraversando la passeggiata sul lungomare: verso la fine tra un ristorantino e l’altro si apre l’accesso alla stradina pedonale, detta Saint Michel: Ci si trova in mezzo a palazzi del ‘700-‘800, e ai vivaci colori dei negozietti con le merci esposte. Sono i colori della Provenza, dal giallo dei limoni al lilla della lavanda, il verde e l’arancio…Su un lato si apre la viuzza che si arrampica fino in cima alla citta vecchia, nella parte alta,arroccata sul promontorio più alto, con le sue chiese, il castello,scalette e stradine, risale al XIII° sec. Dall’alto si può godere l’azzurro sconfinato di tutta la Baia fino a Ventimiglia in Italia.

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Da via Saint Michel, si prosegue lungo il viale su cui si affaccia il Casinò e le ville d’epoca della prima metà del’900, immerse in rigogliosi giardini, tra cui alcune sono state trasformate in hotel. Qui si trova anche l’antica residenza estiva dei Grimaldi, i principi di Monaco,divenuta Museo delle Belle Arti, con opere dal XIII° sec. in poi, ma un profondo senso di pace si respira soprattutto al Monastero dell’Annunziata, considerata la culla della città.

Grazia Paganuzzi