Rashida Tlaib e Ilham Omar sono le nuove elette al Congresso degli Stati Uniti d’America. Colpo basso per Trump.
Sono ore di forte trepidazione quelle vissute negli Stati Uniti a causa delle elezioni di Midterm. L’attuale Presidente Donald Trump, assieme ai suoi collaboratori, è riuscito a mantenere il controllo del Senato. Nel frattempo Alexandria Ocasio-Cortez, punta di diamante dei Dem, entra clamorosamente al Congresso. in Texas Beto O’Rourke è stato battuto da Ted Cruz.
Se per una grande fetta della popolazione americana rimane di nuovo affascinata dalla politica trumpiana, per un’altra grossa percentuale c’è voglia di cambiamento. Lo spirito di integrazione sembra aver colto il Congresso americano per il Michigan e il Minnesota. Salgono al potere due donne musulmane: la democratica Rashida Tlaib, figlia di immigrati originari dalla Palestina. La Tlaib è la prima figura femminile di credo islamico ad essere eletta al Congresso americano nel suo distretto per la Camera in Michigan. Pochissime ore dopo anche Ilham Omar, un’altra donna rifugiata somala musulmana, è salita al potere vincendo per la Camera in Minnesota.
Chi sono Rashida e Ilham?
Rashida è una giovane mamma di due bimbi quarantaduenne cresciuta nei sobborghi di Detroit. È la sorella maggiore di una famiglia composta da 14 fratelli. Ha conseguito due lauree in Scienze Politiche e Giurisprudenza e dopo pochissimo tempo ha cominciato la sua carriera all’interno dello staff di un rappresentante democratico.
Dopo la gavetta arriva finalmente il 2018, quando John Conyers deve dimettersi per motivi di salute, in molti dichiarano invece che è stato colpito da accuse pesanti per molestie sessuali, e Rashida prende subito il suo posto.
Vi è una grandissima percentuale – 78,7% dei votanti- a dichiarare Ilhan Omar vincitrice delle elezioni americane in Minnesota. È la seconda deputata musulmana del congresso. La Omar, già nota alla stampa per via della copertina di Time, è la prima rifugiata politica africana in Usa a salire al potere con il hijab.
Tutti i sogni politici di Donald Trump sembrano sgretolarsi in mille pezzi in alcune zone del suo “impero”!