L’uomo ha ammesso prima di aver abusato ed assassinato il piccolo Mohamed Januzi, 4 anni, scomparso a ottobre, il cui corpicino è stato trovato proprio nell’auto del killer, poi di aver fatto lo stesso ad un altro bambino, Elias, 6 anni, sparito a Potsdam dal luglio scorso e trovato morto in un giardino. Su questo ultimo caso per ora non si sa altro.
Mohamed, proveniente dalla Bosnia, si trovava in un centro di accoglienza a Berlino con la madre e i tre fratelli. Erano in Germania da due anni e avevano presentato richiesta di asilo.
L’ultima immagine di Mohamed risale a giovedì 1° ottobre, quando nell’affollato quartiere Moabit della capitale tedesca fu ripreso da telecamere a circuito chiuso mentre si allontanava tenendo per mano l’uomo, arrestato a Juterbog, nella regione di Brandeburgo. E’ bastato un attimo di distrazione della famiglia, che il piccolo è stato portato via. Il 32enne, descritto come un uomo alto con gli occhiali, incensurato, non ha opposto resistenza e ha avuto un atteggiamento “collaborativo” con le autorità.
Nella vicenda dei migranti si inseriscono dunque due nuovi tragici episodi. Nelle foto, Mohamed ed il suo assassino.