Morto l’ultimo rinoceronte bianco in Kenya

L'animale era malato da tempo

Era l’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale,  è morto a 45 anni si chiamava Sudan. L’animale da tempo era malato e a causa dell’età avanzata non ha superato le complicazioni mediche.  Da giorni le sue condizioni di  salute si erano particolarmente aggravate a causa di una infezione che era tornata a colpirlo alla schiena e alla gamba destra. Alla fine gli operatori del Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, hanno dovuto prendere la decisione più difficile: sopprimerlo dopo aver constatato un notevole peggioramento delle sue condizioni di salute.

Il rinoceronte, che viveva insieme ad altre due femmine anziane della stessa specie nella riserva di Ol Pejeta Conservancy, è stato addormentato definitivamente lunedì. Lo ha annunciato attraverso un tweet la stessa riserva  “È con grande dispiacere che Ol Pejeta Conservancy e il Dvur Kralove Zoo annunciano che Sudan, l’ultimo esemplare maschio al mondo di rinoceronte bianco settentrionale, è morto”.

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Della sua sottospecie rimangono solo le due femmine Najin e Fatu. Loro due, insieme a Sudan e a un altro maschio già morto in passato, erano arrivati nel centro di in Kenya da uno zoo ceco nel 2009.   Nel 1960 erano presenti  oltre 2mila esemplari di questa sottospecie, popolazione che si è ridotta a 15 nel 1984. Ora sono rimaste solo le due femmine, Fatu e Najin. A decimare gli animali, purtroppo vi è  la perdita di habitat e il bracconaggio.

Un portavoce della riserva, Elodie Sampere, ha spiegato che campioni di sperma dell’animale sono stati conservati nella speranza di inseminare artificialmente con successo uno dei due rinoceronti femmina rimasti per cercare di salvare la specie dall’estinzione.  Ad aprile le app di Tinder  e l’organizzazione ambientalista Ol Pejeta Conservancy avevano lanciato una campagna di sensibilizzazione a sostegno del rinoceronte Sudan per raccogliere 9 milioni di dollari per salvare questa specie dall’estinzione. Ora la speranza di preservare questo animale resta nelle tecniche di fertilizzazione in vitro.

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Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura