Enorme è lo shock per ciò che sta accadendo in Francia, ma non bisogna dimenticare che il terrorismo di matrice islamica sta colpendo anche altri Paesi. La Nigeria per esempio, che ieri, giovedì 8 gennaio, è stata funestata dall’ennesima strage, la strage più sanguinosa fino ad ora, perpetrata diaBoko Haram (“l’educazione occidentale è peccato”).
Il gruppo terroristico, dallo scorso fine settimana, ha infatti causato certamente almeno 100 morti nella città di Baqa (che da sola contava 10.000 abitanti) e si temono in tutto duemila vittime, considerando che sono stati colpiti altri 16 villaggi vicini nello Stato di Borno, già controllato al 70% da coloro che vengono chiamati “i Talebani africani”.
“Barqa è stata rasa al suolo, come gli altri villaggi, che di fatto non esistono più”, ha fatto sapere la Bbc citando le autorità locali.
Coloro che sono riusciti a fuggire, l’hanno fatto attraversando il Lago Ciad, di cui non possono abbandonare le isole dove hanno trovato rifugio. Sono scappati senza riuscire a seppellire i loro cari, i cui cadaveri giacciono ancora per le strade.
La situazione in Nigeria si è fatta ancora più drammatica nell’ultimo anno, da che Boko Haram ha giurato fedeltà all’Isis con a capo l’autoproclamatosi “califfo” Ibrahim Abu Bakr al Baghdadi.