Agghiacciante storia che arriva dall’ Estremo Oriente. Il 26enne Yang Hu era stanco di non riuscire a trovare una ragazza. Il lavoro nella fabbrica d’abbigliamento gli portava via ogni giorno più di dodici ore della sua vita. Per cui non rimaneva molto tempo libero per andare in giro ad “attaccar bottone”. Un senso di frustrazione l’aveva assalito e nell’ultimo periodo era infelice. Viveva male la situazione . Gli stessi amici, che per lo stesso motivo vedeva poco, si erano tuttavia accorti del suo malessere interiore. Ma non sono riusciti ad aiutarlo.
Quando, infatti, Yang si era recato all’Ospedale di Jiaxing – nel distretto cinese di Zhejiang – sanguinando copiosamente dall’inguine, era già troppo tardi. Il 26enne si era amputato il pene con un coltellaccio da cucina recidendolo di netto. Poi però la razionalità era tornata nel ragazzo. Aveva compreso di aver fatto una sciocchezza. Grave. Quindi la corsa, in bicicletta, al nosocomio. Lungo tutto il tragitto da casa all’ospedale era ben visibile una grossa scia di sangue. Tanto, tantissimo ne aveva perso.
Arrivato al Pronto Soccorso, in evidente stato di shock, i medici non hanno potuto far nulla nell’immediato. Serviva l’organo che Yang si era amputato per provare a ricollocarlo al suo posto con un lungo intervento chirurgico. Ragione per cui il ragazzo era saltato nuovamente in sella alla sua bici e aveva ripercorso tutta la strada fino a casa per poi tornare all’ospedale. Non si capisce il motivo per il quale Yang non sia stato accompagnato con l’ambulanza a casa evitandogli così di perdere ancora altro sangue.
Quando il ragazzo, infine, era tornato al Pronto Soccorso per la terza volta i medici non avevano potuto comunque fare nulla. L’organo era rimasto troppo tempo senza sangue e l’intervento non avrebbe avuto successo. Non c’era nulla da fare. Quel gesto estremo aveva già segnato per sempre la vita di Yang.