Si celebra in questi giorni Louis Braille, inventore della lettura e scrittura tattile

Nel mese di gennaio si ricorda Louis Braille e il sistema di lettura e scrittura da lui inventato. In Italia, c'è anche una seconda o terza data importante, scopriamo qual è

Ecco alcune giornate importanti dove si parla di Braille, cecità e ipovisione

Nel mese di gennaio, proprio sotto le feste si concentrano due date importanti per il mondo dei non vedenti e gli ipovedenti. Infatti nasce a Coupvray, piccolo comune di quasi 3000 abitanti nell’Ile De France, Louis Braille, che morirà il 6 gennaio 1852 a Parigi.

In Italia, la Giornata Nazionale del Braille è il 21 febbraio, è un momento di sensibilizzazione istituito con la legge n.126 del 3 agosto 2007 e coincide con un evento importantissimo promosso dall’Unesco, la Giornata Mondiale della difesa dell’identità linguistica.

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In questa data si concentrano anche studi, convegni, incontri e dibattiti sul braille che è cambiato tantissimo nel tempo perché, come tutti i linguaggi, si è dovuto evolvere e integrare all’industria, la tecnologia, il Web e tutti i nuovi strumenti digitali. Ad esempio, la realtà virtuale o aumenta per i non vedenti e gli ipovedenti dà la possibilità di percepire meglio i suoni o le forme di un’opera d’arte, un’architettura o anche una strada, un negozio, un centro commerciale. Tutte evoluzioni hi tech che si stanno studiando e applicando già nel contesto museale.

Infanzia e formazione di Louis Braille

Louis Braille era figlio di un sellaio, Simon-René Braille, all’età di tre anni a causa di un incidente nell’officina perse l’occhio sinistro e poi, per un’infezione, perse completamente la vista.

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Nel 1819, a dieci anni, Louis Braille vince una borsa di studio a Parigi presso l’Institution des Jeunes Aveugles. Nonostante si trattasse di uno dei migliori centri specializzati per persone non vedenti la vita non era semplice, le discriminazioni e i maltrattamenti erano all’ordine del giorno.

I non vedenti potevano solo leggere ma non scrivere, usavano soltanto il metodo di Valentin Hauy. In un foglio venivano stampati dei caratteri in stampa nero messi in risalto con del filo di rame sull’altro lato del foglio.

L’invenzione del famoso sistema a punti

Nel 1821, Louis Braille visitò una scuola dove parlò con Charles Barbier de la Serre, un militare che gli descrisse un metodo basato su dodici punti per scrivere messaggi di rilievo.

Questo sistema veniva usato dalle forze armate nei dispacci notturni, Braille ne trasse spunto per creare un metodo di lettura e scrittura basato su sei punti che tutt’ora porta il suo nome.

Nell’800 quando era in vita Braille, il suo sistema fu esteso alla matematica e alle note musicali, oggi l’alfabeto e la numerazione a puntini in rilievo è presente e obbligatoria su prodotti alimentari, cartelloni stradali, tastiere di ascensori e tutto ciò che ha lo scopo di informare o dare indicazioni.

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Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter