Omofobia, tre ragazzi arrestati a Genova per il tentato omicidio di un uomo creduto gay

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Il pestaggio ha avuto luogo nella notte del 14 luglio, su un autobus in piazza Caricamento a Genova. La vittima, Maurizio N., è proprietaria di un noto locale del centro storico e alle 3.45 stava tornando a casa con un amico inglese con il quale aveva suonato. Era truccato e gli aggressori avevano pensato che fosse omosessuale, ha detto uno di loro agli inquirenti. Perciò l’hanno insultato e picchiato. L’uomo ha ricevuto due calci alla testa, ma pensa di non stare così male da essere accompagnato in ospedale. Scende dal bus insieme all’amico, prende un taxi e torna a casa dalla compagna. Ma dopo quasi una settimana, il 20 luglio, sviene. Ricoverato d’urgenza, viene operato per un ematoma cerebrale.

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Le telecamere di video sorveglianza e successivamente le celle telefoniche hanno permesso di rintracciare i tre responsabili dell’aggressione, che sono stati arrestati domenica notte con l’accusa di tentato omicidio: il ragazzo che ha confessato, Jurgen Ndrelalai (18 anni da poco, minorenne al momento dei fatti), Lorenzo Giuliani e Federico Burlando (entrambi di 19 anni). Denunciate a piede libero anche due ragazze (individuate per prime): Megi Burhamaj (19 anni, studentessa con alcune esperienze da modella) e Beatrice Marzo (cameriera, 20 anni). La prima avrebbe negato il movente dell’omofobia, ma non convince le autorità. L’autista del taxi, invece, Simone Furfaro, 34 anni, è indagato per omissione di soccorso.