Sulla A14 si è scatenato il panico quando un pezzo di calcestruzzo è caduto da un ponte finendo sulla macchina di una donna che è rimasta pesantemente ferita. L’incuria in cui versano le nostre infrastrutture si fa sentire e ogni giorno siamo qui a parlare di gravi problemi strutturali che riguardano ponti, ma anche gallerie e viadotti.
Ad avere la peggio in questo caso è stata una donna di cinquantotto anni, originaria di New York, che è rimasta ferita ed è stata ricoverata all’Ospedale Maggiore. È successo lunedì, intorno alle 13.45, al chilometro 10 del tratto autostradale, sul ponte del fiume Reno. Ma chi sarà la prossima vittima se non si agirà su tutte le infrastrutture?
Il distacco
E’ stato un pezzo di calcestruzzo di 2 chili e 400 grammi di peso che è finito contro il parabrezza dell’auto e ha mandato in frantumi la porzione corrispondente al lato passeggero.
Subito l’autostrada è stata chiusa e sono incominciate le indagini per capire come mai il ponte ha avuto un danno tanto grave; le intemperie e il maltempo di questi giorni di certo hanno contribuito a rendere tutto più fragile ma bisognerà vedere se la manutenzione era fatta con regolarità. Bisognerà assolutamente capire cosa è andato storto.
Incuria e abbandono
Molte delle nostre infrastrutture soffrono per colpa di incuria, degrado e abbandono, come se nessuno si curasse di loro e le lasciasse al loro destino.
Strade, ponti e viadotti costruiti male, quando si pensa solo al risparmio invece delle vite umane che frequenteranno questa strada, sono la prova che da noi qualcosa non va. Uomini, donne e bambini che ogni giorno transitano sulle nostre strade vanno salvaguardati e protetti perché una vita umana è più importante del risparmio. La manutenzione sempre rimandata e poi non fatta è un grave problema che mette tutti a rischio, e quando si va a rischio inevitabilmente subentra anche il panico.